Mondiale per Club Inter, ecco la rinascita dopo il 5-0: ecco il lavoro mentale e i retroscena post Champions  | OneFootball

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·24 giugno 2025

Mondiale per Club Inter, ecco la rinascita dopo il 5-0: ecco il lavoro mentale e i retroscena post Champions 

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Mondiale per Club Inter, ecco spiegata la rinascita dopo il 5-0 della finale, il punto sul lavoro mentale e i retroscena post Champions League

«Siamo umani», ha detto Dumfries nell’intervista a La Gazzetta dello Sport questa mattina. E come dargli torto? Ognuno reagisce a modo suo: c’è chi si rialza subito e chi ha bisogno di più tempo. Lo testimoniano i protagonisti, ancora segnati da quel maledetto 5-0 di Monaco. Ma poi parla il campo. Finora Lautaro è stato la guida su cui Chivu si è appoggiato in questa fase di transizione che è il Mondiale per club. «Dobbiamo seguire il nuovo allenatore, mi ha sorpreso tanto», ha svelato il capitano. L’Inter ha bisogno anche degli altri leader dello spogliatoio, finora rimasti in ombra.

Barella, in un’intervista a Dazn, ha detto: «Tra i più vecchi del gruppo abbiamo parlato tanto, abbiamo provato a confrontarci, ma tutti avevamo sensazioni diverse, vuol dire che quella serata è stata un insieme di fattori». Ora – come spiega La Rosea – quei fattori vanno affrontati, elaborati e superati. Perché la sfida con il River Plate è un dentro/fuori: dopo la finale di Champions, non c’è più spazio per gli errori. Tocca ai senatori – Barella, Bastoni, Dimarco, Mkhitaryan – riaccendere la fiamma: le loro prestazioni sono state fin qui sotto tono, la qualità non ha accompagnato una voglia comunque presente. Tocca a loro cambiare rotta e indicare la strada, come fecero due estati fa in Giappone, dopo Istanbul, guidando una rapida transizione che portò alla seconda stella.


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Oggi la squadra ha cambiato poco, ma ha un nuovo allenatore. Chivu, spiega sempre il quotidiano, ha subito introdotto delle novità: prima la “vecchia” Inter le fa proprie, prima potrà davvero ripartire. Perché quel 5-0 non è ancora stato del tutto compreso né digerito. Si continua a dire: “non ci siamo dati una spiegazione”. Le ipotesi sono due: o le cause sono state molteplici e diverse, oppure c’è un motivo che non si può ammettere pubblicamente. In ogni caso, solo un grande torneo negli Stati Uniti può davvero aiutare a voltare pagina e a iniziare il nuovo ciclo senza più ombre. I leader lo sanno, ne hanno parlato anche con Chivu. Ecco perché dalla partita di domani serve un segnale forte. «Serve spensieratezza», ha detto Bastoni. E ha ragione: con un sorriso, tutto è più semplice

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