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Calcionews24

·22 giugno 2025

Mondiale per Club, chi è Moez Ben Said, l’eroe di Tunisi che ha stregato Los Angeles

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Mondiale per Club, ecco chi è Moez Ben Said. Un giocatore che ha stupito tutti quanti. La situazione

Ci sono momenti che definiscono una carriera, attimi in cui un giocatore trascende il proprio ruolo per diventare un eroe. Per Moez Ben Said, portiere dell’Espérance Sportive de Tunis, quell’attimo è arrivato sotto le luci accecanti di Los Angeles, nei minuti finali di una partita che valeva un pezzo di storia.

Il suo rigore parato a Denis Bouanga non è stato solo un gesto tecnico, ma il sigillo su una vittoria epica e la consacrazione di un portiere che ha costruito il suo successo sulla perseveranza.La scena è di quelle destinate a rimanere impresse nella memoria dei tifosi tunisini. Minuto 88 di Los Angeles FC-Espérance Tunis, gara inaugurale del nuovo e prestigioso Mondiale per Club FIFA 2025.


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I padroni di casa, spinti dal loro pubblico, ottengono un calcio di rigore che sembra poter annullare il vantaggio tunisino e negare una vittoria storica. Sul dischetto si presenta l’uomo più atteso, la stella del LAFC Denis Bouanga.

Ma di fronte a lui c’è un uomo con una missione. Ben Said non si lascia ipnotizzare: intuisce la direzione, si distende con un riflesso felino e respinge il tiro, ammutolendo lo stadio e regalando ai suoi compagni e a un’intera nazione una notte da sogno. Quel gesto non ha solo salvato il risultato, ha proiettato l’Espérance ai quarti di finale e ha presentato al mondo il suo affidabile guardiano.

Ma chi è Moez Ben Said? Lungi dall’essere una sorpresa dell’ultimo minuto, è un portiere esperto, di 32 anni, che ha raggiunto la piena maturità calcistica. La sua non è la storia di un predestinato, ma di un atleta che si è guadagnato ogni centimetro del campo. Prima di diventare un pilastro dei “Sanguin et Or”, ha difeso la porta di altri club importanti del campionato tunisino, su tutti l’US Monastir, dove le sue prestazioni solide e costanti hanno attirato l’attenzione del club più titolato del paese.

Il suo percorso all’Espérance Tunis, tuttavia, non è stato privo di ostacoli. Arrivare in una squadra abituata a vincere significa confrontarsi con una pressione enorme e, soprattutto, con una concorrenza di altissimo livello. Per anni, la porta del club è stata il regno incontrastato di una leggenda vivente come Moez Ben Cherifia, un’icona difficile da scalzare.

Come se non bastasse, negli ultimi tempi è emerso il talento cristallino del giovane Amenallah Memmiche, considerato da molti il futuro del calcio tunisino. In questo contesto, Ben Said non ha mai mollato. Ha lavorato in silenzio, con professionalità, sfruttando ogni occasione per dimostrare il suo valore.

La sua determinazione gli ha permesso non solo di ritagliarsi uno spazio importante, ma anche di guadagnarsi diverse chiamate nella nazionale tunisina, le “Aquile di Cartagine”, a testimonianza del suo status nel panorama calcistico africano.La parata di Los Angeles è, in questo senso, il culmine del suo viaggio. In una notte, su un palcoscenico mondiale, ha zittito gli scettici e riaffermato la sua leadership.

Ha dimostrato di essere un portiere da grandi appuntamenti, capace di esaltarsi quando la palla scotta di più. Non è più solo il portiere che ha preso il posto di una leggenda o che fa da chioccia a un giovane promettente.

Oggi, Moez Ben Said è l’eroe che ha parato un rigore a Bouanga, l’uomo che ha regalato una vittoria storica all’Espérance. È la prova vivente che nel calcio, come nella vita, la perseveranza, alla fine, paga sempre.

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