Pagine Romaniste
·29 novembre 2024
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Corriere dello Sport (R. Maida) – Il graffio di Hummels, il peggiore in campo. L’urlo di Ranieri, l’uomo dei miracoli. Minuto 91, tutto sembra andare storto tra gol annullati, pali e occasioni mancate. Invece la Roma è ancora lì, dentro alla partita e al sesto calcio d’angolo esulta come se avesse vinto la Champions. Questo 2-2 afferrato a tempo scaduto al Tottenham Stadium ha l’odore di una rinascita, per come è venuto.
Dall’Europa, dove spesso si è trovata comoda, si accende il motore di una stagione tutta ancora da vivere. La Roma ha ritrovato un elemento fondamentale di questo gioco: il coraggio. Rinfrancata dal ritorno di Dybala, titolare dopo un mese, e sistemata in un 3-4-2- 1, ha affrontato il Tottenham in trasferta con un atteggiamento da Premier League. Elettrico e intenso. Non si è disunita nemmeno dopo l’episodio negativo, il fallo da rigore di Hummels su Sarr che il Var ha scovato presentando a Son il tappeto rosso.
Invece Ranieri ha invitato la squadra a restare calma e a insistere sul suo piano tattico. Il pareggio è arrivato di testa con N’Dicka – primo gol nella Roma – sulla punizione di Dybala. Ma a un certo punto sembrava che il Tottenham sbandasse parecchio tanto che El Shaarawy ha segnato in fuorigioco (anche qui segnalato dal Var) e Dybala ha obbligato Forster, riserva dell’infortunato Vicario, a una grande parata a terra. Il finale del primo tempo è stato un assalto a una porta sola. Il rimpianto è che la Roma abbia incassato il 2-1 perdendo un pallone banale sulla trequarti avversaria (Dybala) che ha destabilizzato il meccanismo difensivo: con Celik fuori posizione è andato Hummels a prendere Kulusevski che lo ha saltato facilmente piazzando in mezzo per Johnson, veloce a bruciare Angeliño.
A inizio ripresa inoltre Ranieri ha dovuto sostituire Dybala, che non aveva abbastanza benzina, con Soulé. Eppure la Roma ha ripreso vigore, iniziativa, con Paredes ritrovato regista nel vivo dell’azione e Celik sempre pronto a sovrapporsi. Dopo un altro gol annullato, stavolta a Dovbyk, la panchina ha sussultato per una traversa piena di Angeliño. Non ne andava bene una. Ma l’improvvisa passività del Tottenham, che comunque ha pure pizzicato due legni con Porro e Solanke, ha dato l’idea che il risultato si potesse raddrizzare. Ranieri ha messo anche Zalewski e, dopo oltre due mesi dall’incidente, Saelemaekers, preziosissimo nella rimonta. Postecoglou ha fiutato l’insidia abbassando il baricentro ma non gli è bastato. A forza di cross e mischie, dopo una paratona di Forster su Mancini, è spuntato Hummels. Anche lui con la Roma ha cominciato ieri sera.