Calcio e Finanza
·11 marzo 2022
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Un’arena ellittica con tre anelli, modulabile al suo interno per ospitare praticamente qualsiasi tipo di evento. Una struttura sostenibile dal punto di vista ambientale ed energetico con impianti fotovoltaici e geotermici che la renderanno quasi autonoma. E una piazza esterna pensata per diventare anche location per eventi open air, come lo skating.
E’ questo il progetto per la realizzazione dell’Arena Santa Giulia, a Milano, pensata per le Olimpiadi Invernali del 2026 (ospiterà l’hockey su ghiaccio), ma destinata a diventare il punto di riferimento degli eventi dal vivo (sportivi e musicali) per almeno tutto il nord Italia. Il progetto è stato presentato ufficialmente nella giornata di ieri.
All’evento era presente anche l’architetto David Chipperfield che, con il suo studio, ha pensato ad un’arena classica, da 15.000 spettatori: «Siamo lieti di essere stati invitati a sviluppare il progetto. Crediamo che, oltre a diventare uno spazio importante per Milano, l’opera e la nuova piazza contribuiranno alla qualità fisica di questo importante sviluppo. Siamo certi che diventerà una nuova meta nella bellissima cornice di Milano», le sue parole riportate da Milano Today.
«Abbiamo grande fiducia nel trio composto da sviluppatori, Eventim e architetti. Oggi sentiamo solo buone notizie: è stato detto che siamo in tempo, che l’arena viene costruita secondo principi di sostenibilità, che la legacy per la città sarà importante. Non è solo che manca una Arena a Milano, ma si vuol farne una che diventi riferimento nazionale», è stato invece il commento del sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
I lavori per la costruzione dell’arena dovrebbero iniziare nel 2023, mentre sono già in corso le bonifiche. Il ricorso pendente al TAR non dovrebbe rappresentare un problema giacché non è stata chiesta la sospensiva. Importante sarà finire con un certo anticipo rispetto alle olimpiadi: «Non c’è un termine prefissato, ma si chiede circa un semestre», ha detto Martina Riva, assessora allo sport.
Poi il CIO dovrà fare degli eventi-test che però non sono stati ancora programmati. Altro elemento sarà il “naming”. Eventim cercherà un partner che vorrà legare il suo marchio a quello dell’arena ma non per le olimpiadi perché le regole lo vietano. Soddisfatta anche la società Risanamento, proprietaria delle aree.
E l’Arena di Santa Giulia si inserisce nell’area in cui Milano si svilupperà in futuro. «Negli ultimi quindici anni Milano si è sviluppata a nord del Duomo. Nei prossimi quindici lo sviluppo sarà invece a sud, che è in parte campagna. Quindi la Milano del futuro, espansa in quella direzione, non sarà solo luogo di eventi e uffici ma diventerà una delle zone più gradevoli in cui immaginare di vivere», ha aggiunto Sala.
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