Calcionews24
·19 ottobre 2024
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Sebastiano Vernazza, firma de La Gazzetta dello Sport, offre questa analisi della conferenza stampa di Paulo Fonseca, che ha fatto tanto rumore alla vigilia di Milan–Udinese:
PAROLE – «Ieri a Milanello, l’allenatore rossonero ha ruggito: «Non mi frega un c… dei nomi dei giocatori». Traduzione: non mi faccio influenzare dal curriculum e dalle priorità acquisite negli anni, mi sono stufato delle insubordinazioni. L’ammutinamento di Leao e Hernandez alla pausa rinfrescante contro la Lazio. La tarantella dei rigori sbagliati a Firenze, con l’esautorazione di Pulisic, il tiratore designato, da parte di Hernandez, Tomori e Abraham. I complimenti di Leao a Martinez ct del Portogallo, una critica di riflesso a Fonseca. Che ieri ha mostrato la faccia scura. La pazienza è finita, fa capire Fonseca, i “tupamaros” si accomodino pure fuori dal campo. L’avversario di oggi a San Siro non sarà per nulla morbido, l’Udinese è una squadra ruvida, e buon per i rossoneri che “Arsenio Lupin” Thauvin, il trequartista fantasioso, non ci sarà perché infortunato. Non è scritto che il Milan vinca, anzi. Una sconfitta o un pari opaco riaprirebbe il tam tam sull’esonero di Fonseca».
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