🤑 Milan pigliatutto, ma non è il primo! Le sessioni più pazze del passato | OneFootball

Luka Romero, Noah Okafor, Ruben Loftus-Cheek, Tijjani Reijnders, Christian Pulisic, Samuel Chukwueze. Sei acquisti per rivoluzionare la rosa di Stefano Pioli, questa la campagna trasferimenti (finora) del Milan, la squadra più attiva in Italia e tra le più interessante in Europa.

Il tifo rossonero ha vissuto un mese di fuoco, iniziato con la cessione di Sandro Tonali ma finito con l’ufficialità dell’esterno appena arrivato dal Villarreal. Solo il campo potrà determinare la bontà degli investimenti di Cardinale, Moncada e Furlani, ma certo l’attesa è tanta.

Già in passato abbiamo assistito ad altri esempi di sessioni movimentate: a volte hanno portato a grandi trionfi, mentre in altre occasioni la storia non è andata come ci si poteva aspettare.

Real Madrid 2009/10

È l’estate del colpo del secolo. Cristiano Ronaldo, il giocatore all’epoca più influente, si trasferisce in Spagna, al Real Madrid. I Blancos versano 94 milioni di euro nelle casse del Manchester United, in quella che per tutti rimane l’ultima vera estate da Galacticos.

Oltre a CR7, infatti, a Madrid atterrano anche Raul Albiol, Xabi Alonso, Karim Benzema e Ricardo Kaká. Spesa totale da far impallidire: 258 milioni.

In questo caso la stagione va male, con un secondo posto in Liga e due eliminazioni dalle coppe (agli ottavi in Champions, addirittura ai sedicesimi in Coppa del Re). La rivincita, però, arriverà eccome.

Inter 2009/10

Stesso anno, storia differente. A Milano si saluta a malincuore Ibrahimović, ma anche consapevoli di aver fatto un grande affare con l’arrivo di Samuel Eto’o.

Il camerunese sarà fondamentale nella conquista del Triplete, così come gli altri acquisti di quell’estate. Diego Milito è entrato nella leggenda nerazzurra, Wesley Sneijder ha mostrato colpi da fenomeno, Lucio e Thiago Motta si sono presi le prime pagine in silenzio.

José Mourinho lo disse a Ibra: “Vai pure, che tanto la Champions sarà nostra”. Andò proprio così, grazie anche e soprattutto a una rosa costruita pochi mesi prima della finale di Madrid in maniera eccellente. 97 i milioni spesi, ma 110 quelli incassati: mica male.

Milan 2017/18

“Mirabelli e Fassone i migliori acquisti della stagione”. Cosi recitava uno striscione apparso in Curva Sud dopo l’estate più ricca degli ultimi temi a Milanello. Undici acquisti portati a termine dai due uomini mercato, con il fiore all’occhiello rappresentato da Leonardo Bonucci, strappato alla Juventus per 42 milioni.

Poi André Silva, Conti, Çalhanoglu, Biglia, Musacchio, Ricardo Rodriguez, Kalinić, Kessié e Borini, oltre ad Antonio Donnarumma. In totale, spesi 187 milioni nel tentativo di tornare ad alzare lo Scudetto o, quanto meno, di dare battaglia alla Juve.

Mai come in questo caso la storia è andata in maniera diversa: sesto posto in Serie A e una rosa probabilmente da rifondare ancora una volta.

PSG 2017/18

Dopo i tentativi di crescita a suon di milioni, nell’estate del 2017 l’emiro Nasser Al-Khelaifi si supera, sbriciolando ogni possibile record per il trasferimento più costoso. Dal Barcellona, infatti, arriva Neymar Jr. per 222 milioni, cifra a cui si aggiungono poi i 180 per Mbappé (anche se inizialmente il francese arriva in prestito per questioni di bilancio).

Due acquisti formidabili, che proiettano il club parigino in una nuova dimensione, aprendo un ciclo che si è concluso quest’anno.

In quel 2018 arriverà la vittoria della Ligue 1, oltre all’eliminazione agli ottavi di finale in Champions. Inizio non del tutto convincente, tanto che tutt’ora in bacheca manca la coppa più ambita.

Juventus 2018/19

Ancora Cristiano Ronaldo, questa volta però in Italia. Quello che sembra impossibile, diventa realtà. Dopo le tre Champions di fila conquistate con la maglia del Real Madrid, il fenomeno portoghese decide di lasciare la Spagna.

Ad accoglierlo c’è la Juventus, che stacca un assegno da 117 milioni e lo porta in Serie A. L’obiettivo, neanche a dirlo, è dare l’assalto alla Champions, diventata quasi un’ossessione. Agnelli decide di aggiungere a CR7 anche Cancelo, Douglas Costa, Perin, Bonucci (che torna dopo l’anno di erasmus al Milan), Emre Can e Caceres.

Prima Allegri, poi Sarri, infine Pirlo. Tre allenatori, ma niente Coppa. La consolazione, comunque, arriva dentro i confini, con altri due Scudetti conquistati.

Foto copertina: Twitter @acmilan