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·7 giugno 2023

Milan, Furlani: «Un gruppo di lavoro per competere ai vertici del calcio europeo»

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Dal pomeriggio di martedì Paolo Maldini non è più ufficialmente il direttore dell’area tecnica del Milan. Con un breve comunicato la società rossonera ha comunicato il divorzio dalla sua bandiera, deciso da Gerry Cardinale ed effettivo già da lunedì.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, per oggi è attesa la comunicazione relativo all’interruzione del rapporto anche con il direttore sportivo Ricky Massara che dovrebbe avvenire in toni più morbidi e in seguito a una risoluzione consensuale dell’accordo che scade il 30 giugno 2024, stessa data di quello che legava Maldini al club di via Aldo Rossi. Massara sarà così libero di trovarsi un’altra sistemazione, Juventus e Napoli le piste più calde con i bianconeri che potrebbero formare la coppia Giuntoli-Massara per il nuovo corso bianconero.


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Come anticipato dal comunicato della separazione con Maldini, il Milan non andrà a sostituire le due figure uscenti, ma compenserà con un lavoro organico che sarà totalmente condiviso con Stefano Pioli, che farà capo all’amministratore delegato Giorgio Furlani. Quest’ultimo vedrà quindi i suoi poteri all’interno del club estendersi anche all’area sportiva e non solo a quella amministrativa. «Per prima cosa voglio dire grazie a Paolo e Ricky ed esprimere la gratitudine di tutti i collaboratori del Milan per il loro rilevante contributo al Club in questi anni – ha dichiarato Furlani alla Gazzetta -. Paolo è stato fra più grandi giocatori di sempre e come dirigente, insieme a Ricky, ha giocato un ruolo importante per conseguire il nostro 19° scudetto. Ci dispiace vederli andare via».

Su cosa ha portato a questa decisione: «Nel nostro Club, analizziamo costantemente le strategie e i modelli più idonei per garantire che il Milan possa continuare a progredire dentro e fuori dal campo, per competere con le squadre leader d’Europa. Il primo fondamentale elemento, lo ripeto sempre è, e rimarrà, il calcio. Proprio con questo obiettivo abbiamo deciso un riassetto organizzativo che porta alla creazione di un gruppo di lavoro per la parte tecnico/sportiva. La nostra priorità ora è consolidare e rafforzare i progressi compiuti negli ultimi anni, in tutte le componenti del Club. La nostra ambizione non è cambiata, anzi si è fortificata: essere competitivi ai vertici del calcio europeo. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Mi auguro che i nostri meravigliosi tifosi possano mantenere intatto e costante il supporto al Club, e personalmente spero di poter interagire presto con i nostri fan, in modo che possano comprendere la nostra strategia, per continuare insieme a vedere crescere il Milan».

Oltre al ruolo di Pioli e Furlani, sarà importante anche quello riservato a Geoffrey Moncada, vicino al rinnovo di contratto, che passa da capo scout a guida per quanto riguarda la ricerca internazionale dei profili che verranno definiti dalle volontà del tecnico, che dovrà inoltre non far sentire la mancanza di Maldini e Massara a Milanello ai giocatori, abituati a vederli tutti i giorni e a confrontarsi quasi quotidianamente con loro.

Come scritto comunicato stesso, l’AD Furlani avrà l’ultima parola su ogni affare dal punto di vista economico e interverrà già nelle fasi finali delle trattative. Pioli, Moncada e Furlani non vogliono perdere tempo e nella giornata di martedì si sono ritrovati per prendere le prime decisioni in vista della prossima stagione. Una prima riunione con al centro il mercato estivo che verrà seguita da tante altre per portare avanti un modello, voluto in prima persona dal Cardinale, mai visto in Italia e perciò che rappresenta un grande fattore di rischio.

Un approccio collegiale e nel potere dei dati, come dimostrato dalla grande fiducia di Cardinale in Luke Bornn (fondatore di Zelus, la sua società di analytics) e in Billy Beane, Mr. Moneyball, suo ispiratore e collaboratore. Facile capire come una figura come quella di Maldini non fosse compatibile con questo scenario. La sfida delle prossime settimane sarà capire come coesisteranno le idee di Pioli, lo scouting classico e i suggerimenti degli algoritmi. Non ci sarà bisogno di aspettare: le prime decisioni arriveranno a breve, i primi acquisti anche.

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