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·22 ottobre 2024

Milan, Fonseca: “Leão deve lavorare per aiutare la squadra come fanno gli altri”

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Le parole di Paulo Fonseca ai microfoni di Sky Sport al termine di Milan-Club Brugge.

Dopo la gara contro il Club Brugge l’allenatore del Milan Paulo Fonseca ha ovviamente avuto molto da parlare e lo ha fatto in conferenza stampa, spaziando da Camarda a Chukwueze, da Leao a Loftus-Cheek e la gara contro il Bologna.


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Milan, le parole di Fonseca

Di seguito le parole di Fonseca in conferenza stampa:

L’esordio di Camarda.

“Mi dispiace molto per il gol annullato. Ma era stato un momento bello per la squadra, tutta in campo a festeggiare un bambino che lavora tanto. Camarda avrà tante opportunità per fare più gol durante la sua carriera”.

È il caso di tenere Camarda in Prima Squadra?

“Io, mister Bonera e mister Guidi facciamo il massimo per far crescere i giovani. Noi abbiamo Morata, abbiamo Abraham e Jovic, diventa un po’ difficile per Camarda giocare. E a questa età è importante giocare. Ciò che facciamo è cercare di fargli avere più spazio per farlo migliorare, tra Primavera, Milan Futuro e Prima Squadra. Talvolta è più difficile giocare in Serie C che in Serie A e viceversa. Quando si allena con noi fa benissimo. Oggi ha lavorato bene per la squadra, con coraggio sulla linea di passaggio. Non mi sembra un ragazzo dell’età che ha quando gioca”.

Ha parlato bene Camarda? “Molto molto bene”.

L’ha messo perché poteva essere utile: dispiaciuto per il gol annullato? “Molto, lui e la squadra avevano meritato questo momento. Sarebbe stato un momento molto bello, di un giovane che merita di stare nel gruppo e che ha lavorato tanto per stare qui. Farà tanti gol in futuro, è solo l’inizio”.

Superato un momento complicato sull’1-1: è pienamente soddisfatto? “Abbiamo fatto una partita senza intensità, troppo lenta. Non bene contro una squadra bassa a difendere. Quando sono entrati Okafor e Chukwueze, la partita è cambiata e hanno portato energia. Dopo il secondo gol abbiamo fatto cose molto buone, prime senza l’intensità che dobbiamo avere”.

Cosa succede a Loftus-Cheek?

“Con me ha giocato da 8, da 10, oggi da trequartista sulla destra. Loftus è un calciatore di accelerazione con la palla tra i piedi; quando è senza spazio, ha più difficoltà. Ma non è che ha paura… Sono quelle le sue caratteristiche. Dobbiamo fargli capire meglio determinate cose. Lui lavora tanto, sempre, dà tutto per la squadra. Mi dispiace che non sia stato al livello su cui io so che possa giocare”.

Cosa pensa della gara di Leao?

“Offensivamente Leao, nel primo tempo, ha fatto cose importanti per la squadra. Poi ho deciso di cambiarlo, come ho deciso di cambiare Loftus-Cheek. Ma per me questo è normale. Volevo essere più incisivo, più energico nei corridoi. Per me non c’è nessun problema”.

Esce Leao e poi il Milan fa gol: sarà importante dargli una mano psicologicamente? “Non c’è nessun problema specifico con Rafa, nessuna punizione. Avevo bisogno di Okafor e Chuku, anche Rafa deve capire questo e lavorare per aiutare la squadra come tutti i giocatori”.

In superiorità numerica non era possibile essere più aggressivi? “Chiaramente, la nostra attenzione già lo era in 11 contro 11 e ancora di più con loro in 10. Dopo il secondo gol abbiamo messo una pressione più alta, ma dobbiamo essere una squadra più aggressiva”.

Cosa è cambiato in Okafor e Chukwueze?

“La fiducia. Hanno fatto una buona partita con l’Udinese”.

Chukwueze spesso fa meglio a gara in corso: da cosa dipende? “Siamo migliorati con l’entrata di Okafor e Chukwueze, ma anche quando Puslic ha giocato più dentro e non come esterno. Lì non ha la preponderanza che ha quando gioca dentro. A quel punto la squadra è stata ottima”.

Il doppio cambio positivo: Fonseca si è preso San Siro?

“Il merito è dei giocatori e principalmente di chi è entrato, che ha cambiato la partita, cambiando il nostro gioco, l’intensità”.

Soluzione per la prossima gara dall’inizio? “Magari. Non ho studiato il Bologna, quando lo studierò vedrò come affrontarlo”.

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