Milan Cremonese, Ordine sentenzia: «Non è cambiato nulla, stessi difetti. E Allegri…» | OneFootball

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·24 agosto 2025

Milan Cremonese, Ordine sentenzia: «Non è cambiato nulla, stessi difetti. E Allegri…»

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Milan Cremonese, Franco Ordine, noto giornalista, ha commentato la sconfitta all’esordio in campionato a San Siro

Dalle colonne de Il Giornale, Franco Ordine, noto giornalista, ha commentato così l’esordio del nuovo Milan di Allegri:

PAROLE – «Il ritorno di Allegri in rossonero coincide con la prima grande delusione della stagione. Sconfitta interna con la Cremonese, neo-promossa, che pesa come un macigno e fa uno sfregio sulle ambizioni del club dopo il mercato in parte ammirato, e molto chiacchierato per il finale e il giallo Boniface. Del vecchio Milan son rimasti il vizio antico di difendere peggio con l’aggiunta di attaccare poco e senza grande efficacia. Si salvano in due dal naufragio iniziale, Modric e Saelemaekers, troppo poco per rimediare a un risultato scolpito da un paio di prodezze balistiche di Baschirotto e Bonazzoli, due del mestiere, italiani, finiti in provin- cia per meritare un po’ di gloria.


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La prima impressione è inquietante: dopo molti cambi nella rosa e nello schieramento del debutto della nuova stagione, sembra di rivedere il Milan di un campionato fa, con gli stessi difetti (in difesa) e con scarso peso offensivo. Così la Cremonese dopo qualche timore iniziale, può tirare fuori la testa dalla sua metà campo. I pasticci difensivi di Pavlovic e di Estupinan consentono a Bonazzoli di provare subito l’attenzione di Maignan (vola nell’angolo per deviare l’insidioso sinistro) ma è solo l’avviso ai naviganti rossoneri perché da un successivo angolo nasce il gol di Baschirotto (su cross di Zerbin) sfuggito al controllo della contro area milanista, schierata al completo e immobile su quel pallone alto. L’unico sarto a disposizione di Allegri è Modric che prova a rammendare e ricucire un gioco troppo scontato e lento per riuscire a far breccia in quella difesa organizzata da Nicola secondo modello classico. Solo allo scadere della prima frazione, grazie a un numero di Saelemaekers, la coppia più criticata (Estupinan-Pavlovic) riesce a riscattarsi allestendo la giocata (cross dal fondo) chiusa di testa dal gigante serbo.

Proprio gli affanni denunciati  in attacco (con Leao in tribuna) possono suggerire qualche riflessione diversa al club che è alle prese con la tormentata trattativa Boniface. L’illusionista Modric prova a dare una sterzata alla ripresa con un destro sotto la traversa e un lancio teleguidato per Fofana: sono le sequenze che ridanno voce a San Siro e al suo tifo ripreso. Ma è poi la Cremonese a gelare il clima con un gioiello di Bonazzoli che in rovesciata, su cross di Pezzella trova il magico raddoppio. Anche qui il Milan difende malissimo, tra Jimenez entrato al posto di Estupinan e Pavlovic assente sul centravanti rivale. Da quel momento in poi, San Siro si ammutolisce, la Cremonese prende coraggio e il Milan tradisce povertà di idee e fantasia nonostante l’arrivo dalla panchina di Chukwueze, l’unica risorsa offensiva in panchina, a dimostrazione che la rosa incompleta ha bisogno di vitamine e che risparmiare sul centravanti non porta grandi risultati. Gimenez, a proposito, non ne azzecca una di giocata».

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