OneFootball
Matteo Rimoldi·30 maggio 2025
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Matteo Rimoldi·30 maggio 2025
L'ultimo trofeo - la Coppa Italia con la Juventus - Massimiliano Allegri l'ha vinto utilizzando il suo solito 3-5-2. Un modulo noto, a cui si è avvicinato anche il Milan nell'ultimo periodo di Conceicao per provare a salvare una stagione che si preannunciava fallimentare.
Sviluppo offensivo diverso, ma impostazione simile. I due indizi farebbero pensare ad un Milan con la difesa a tre nel prossimo futuro, la verità, però, può essere un'altra: il tecnico livornese sembra avere altri piani in mente e potrebbe tornare al passato. E no, non significa per forza "corto muso".
Il 3-5-2 è stato il suo cavallo di battaglia per molto tempo, è vero, ma Allegri è un allenatore che sa adattarsi ai giocatori che ha a disposizione, e in casa Milan la soluzione migliore sarebbe tornare a quattro dietro.
4-2-3-1, 4-3-3 o 4-3-1-2. La veste tattica del nuovo Diavolo non è ancora nota - tutto dipenderà dal mercato -, ma le opzioni a disposizione del tecnico livornese non mancano di certo. Facciamo un po' di ordine.
In porta ci sarà il solito Mike Maignan: dopo un inizio complicato, il portiere francese è tornato ad essere Magic convincendo la dirigenza a rinnovargli il contratto in scadenza nel 2026. La firma non è ancora arrivata, ma la fiducia non manca.
Chi invece ha il futuro più incerto è Theo Hernandez. Il terzino sinistro ha accusato il momento difficile del club rossonero e si è reso protagonista in negativo di una stagione al di sotto delle aspettative. Anche lui andrà in scadenza la prossima estate, ma, a differenza del numero uno, l'addio sembra più probabile. Il suo rinnovo è un tema centrale anche per Allegri, che dovrà capire se potrà contare su di lui oppure cercare sul mercato una valida alternativa.
📸 Simone Arveda - 2025 Getty Images
Il resto della difesa possiamo già immaginarlo. Pavlovic è una garanzia, Gabbia il punto di partenza per costruire un Milan italiano e sulla destra Alex Jimenez ha convinto proprio tutti. Da capire il futuro di Thiaw e Tomori: uno dei due potrebbe partire in estate. Walker, invece, tornerà con ogni probabilità al City - ma Guardiola ha già detto che non resterà -.
Se il reparto arretrato non cambierà molto, non si può dire lo stesso sul centrocampo rossonero. Fofana ha tutto per diventare una pedina fondamentale nello scacchiere di Allegri, Loftus-Cheek se in forma può fare la differenza e non è un caso la consegna del premio "Miglior centrocampista della Serie A" a Reijnders.
Ecco, proprio Reijnders. Tutto, o almeno gran parte del mercato del Milan, dipenderà da lui. Il Manchester City di Guardiola lo vuole a tutti i costi e se dovesse partire - cosa molto probabile - lascerebbe un vuoto enorme che andrebbe coperto i soldi incassati (si parla di circa 60/70 milioni). L'indiziato principale a prendere il suo posto è Samuele Ricci, che ha caratteristiche più da regista e sarebbe perfetto per un 4-3-3.
In attacco, infine, il Milan può contare su giocatori di tutto rispetto. Proprio come piacciono a Max. Il tecnico ex Juve ha costruito una carriera di successi grazie alla sua capacità di gestione di spogliatoi importanti, ed è questo che fa ben sperare i tifosi rossoneri. Leao, Gimenez e Pulisic formano già un attacco stellare.
Se a questi aggiungiamo il possibile ritorno a Milano di Alexis Saelemaekers, allora il gioco si fa più "semplice". L'esterno belga, esploso in prestito alla Roma, è un calciatore perfetto per Allegri: versatilità e qualità sono il suo biglietto da visita, con lui in campo il Milan avrebbe soluzioni infinite.
📸 Valerio Pennicino - 2024 Getty Images