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Marco Alessandri·24 aprile 2024
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Marco Alessandri·24 aprile 2024
La Juventus è la prima finalista di Coppa Italia: eliminata la Lazio di Tudor al termine di una doppia semifinale molto equilibrata. Questa sera si scoprirà il nome dell’altra squadra che contenderà il trofeo ai bianconeri. Chi tra Fiorentina e Atalanta staccherà il pass per l’Olimpico?
Di questo si parla soprattutto oggi, ma non mancano anche notizie su mercato, aggiornamenti dai campi e altro. Vediamo le più rilevanti.
La sconfitta più dolce dell’anno ha riportato una parvenza di sereno in casa Juve, dove prende forma ora l’idea di riportare un trofeo a Torino a distanza di tre anni dall’ultima volta.
Dopo il match contro la Lazio i bianconeri sono tornati subito a lavorare. Ancora problemi per Kean, sempre alle prese con un dolore al ginocchio. Per il classe 2000 solo lavoro a parte, il che fa pensare che possa essere assente nel big match di campionato contro il Milan.
I rossoneri nella prossima finestra di mercato rivoluzioneranno la rosa. Dato ormai per quasi certo l’addio di Pioli, con il tecnico potrebbero salutare anche alcuni pilastri di questi anni. Normale, dunque, che oltre alle cessioni ci si aspetti anche importanti acquisti.
Tra questi, secondo AS, ci potrebbe essere Dani Ceballos. L’ex Arsenal, oggi al Real, non direbbe ‘no’ a un trasferimento, se questo volesse dire mettere nelle gambe più minuti. Al Bernabeu, infatti, la concorrenza in mezzo al campo è decisamente troppa. Il Diavolo ci sta pensando, magari in prestito con diritto di riscatto, mentre Florentino Perez spera di riuscire a piazzare il 27enne per una cifra vicina ai 10 milioni di euro.
Nei giorni della festa per il 20º Scudetto, Marotta e Ausilio non perdono tempo. C’è da programmare il futuro, tra rinnovi e possibili nuovi arrivi, anche a fronte di qualche partenza. A fare il punto è la Gazzetta dello Sport, che svela come dalle parti di viale della Liberazioni si voglia tentare l’assalto a un attaccante di primo piano. E questo a prescindere da Taremi, già formalmente ad Appiano Gentile.
Il nome già circolato nelle scorse settimane è quello di Gudmundsson, per cui i nerazzurri faranno certamente un tentativo. Ma occhio anche a Zirkzee. L’olandese sarà il pezzo pregiato del prossimo mercato della A e su di lui c’è mezza Europa, Milan compreso. La richiesta del Bologna è altissima (70 milioni), ma l’Inter ha diverse carte in mano per tentare di abbassare la richiesta. Colpo difficilissimo, ma mai dire mai.
Non una stagione memorabile, per usare un eufemismo. Il Napoli si è visto scucire lo Scudetto di dosso dopo solo un anno, al termine di una stagione tra le peggiori che si ricordino. Ora il pericolo è di vedere più di un azzurro fuggire dal Maradona, soprattutto se non dovesse arrivare, come probabile, la qualificazione alla Champions. Non capitan Di Lorenzo, però. A confermarlo è l’agente del giocatore, Mario Giuffredi, in un intervento su Canale 8:
“Di Lorenzo? In cinque anni non l’ho mai visto sbagliare tre partite di fila. Dei miei giocatori, mai nessuno ha pensato di andare via da Napoli. Se facciamo i contratti è perché vogliamo rispettarli. Se un domani non andremo più bene all’allenatore che arriverà o al club che ha altre strategie, le prenderemo in considerazione e chiuderemo con grande serenità. Ma vi posso garantire che non è il caso dei miei giocatori, che l’anno prossimo rimarranno tutti a Napoli. Lasciare il Napoli l’anno prossimo sarebbe anche un po’ da vigliacchi”.
José Mourinho quando parla non lo fa mai a vuoto. Questa volta il tecnico portoghese ha concesso un’intervista al The Telegraph, in cui trova spazio anche un passaggio sulla Roma:
“I miei amici, la mia famiglia e perfino il mio agente mi dissero di andare via dopo la finale di Europa League dello scorso anno. Ma ho sentito la spinta del club, dal punto di vista emotivo, e sono andato avanti. Ho rifiutato la panchina della nazionale portoghese e anche un’offerta molto conveniente dall’Arabia Saudita per restare alla Roma. Ora che succede? Ho ancora una lunga carriera davanti. Ho 61 anni, non è che finirò a 65… Non è questione di club: la sola cosa che voglio è che gli obiettivi siano definiti da tutti in tempi utili. Non posso andare in un club in cui, solo per la mia storia, l’obiettivo sia vincere un titolo. L’unica cosa che voglio è che sia chiaro“.
Non si placa la battaglia a distanza tra Claudio Lotito e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, con quest’ultimo che non aveva risparmiato critiche al numero 1 della Lazio: “Ci sono soggetti che pensano di gestire il mondo del calcio a proprio piacimento. Mi riferisco a Lotito e al lotitismo. Quando si parla di autonomia bisogna capire come sia possibile che in Italia alcuni personaggi facciano parte del Consiglio Federale, dell’assemblea di Lega Serie A, ed è senatore, membro della commissione finanza, proprietario di squadre… si parla di autonomia ma è un principio collegato al rispetto“.
Non si è fatta attendere la risposta di Lotito: “Leggo con stupore le dichiarazioni del sig. Gravina sulla mia persona che si commentano da sole: chiare manifestazioni di pura ostilità e scomposto rancore nei miei confronti, al fine di difendersi dalle responsabilità circa lo stato attuale del calcio in Italia che tutti gli attribuiscono. I suoi rapporti personali con alcuni presidenti non escludono il disagio e la confusione che oggi regna nel sistema calcio, condivise da tutti gli operatori che cercano, nonostante gli ostacoli posti dal sig. Gravina, di rinnovarne le regole. “La mia posizione di proprietario di club, consigliere federale, consigliere di Lega e componente del Senato, ruoli peraltro acquisiti con regolari e democratiche elezioni, mi consente di avere una visione più ampia e completa dei problemi e delle soluzioni possibili per eliminare i guasti prodotti. Il mondo calcio non chiede isolamento, ma necessita di una visione ampia delle sue varie componenti, alle quali i miei ruoli istituzionali, attesa l’importante ed alta valenza del calcio, mi danno la possibilità di offrire un contributo fattivo, facendolo uscire da un’autonomia, erroneamente intesa come granducato personale”.
Non solo le big. Dopo gli interessamenti di Napoli e Milan, ora alla corsa per Vincenzo Italiano si è aggiunto un nuovo club. Si tratta del Bologna, che in caso di addio di Thiago Motta è pronto ad accelerare per l’attuale allenatore della Fiorentina.
Questo, almeno, secondo Il Corriere dello Sport, che svela come a volere fortemente il tecnico ex Spezia sia Sartori.