Calcionews24
·27 gennaio 2024
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Il Bologna ieri ha presentato un suo nuovo acquisto, il difensore serbi Mihajlo Ilic. Ha 20 anni, arriva dal Partizan Belgrado, si è dichiarato pronto per scendere in campo fra poche ore. E qualora Thiago Motta decidesse di fargli assaggiare la Serie A, non c’è che dire, il battesimo sarebbe probante per l’importanza dell’avversario e per la grandezza dello scenario: il Milan e San Siro. La personalità non sembra mancargli ed anche per questo è stato scelto dal club. La cosa non deve stupire, del resto, visto che ha confessato di avere come idolo Sergio Ramos: «Lui è il mio idolo, è il miglior difensore al mondo: un grande combattente e un giocatore completo. Tutti i difensori moderni devono avere le sue caratteristiche». Ecco 3 curiosità per conoscerlo meglio, tratte dal suo profilo Instagram.
La prima foto che pubblica lo ritrae in borghese, davanti al simbolo del Partizan Belgrado, perfettamente centrato e intento a mostrare la sciarpa del club. É il 29 ottobre del 2020 e il suo commento esprime la soddisfazione, nonché la consapevolezza, di quel che gli sta capitando: «Un passo verso la realizzazione dei miei sogni». La firma del primo contratto da professionista è un momento importante, indimenticabile. Soprattutto se avviene a 17 anni, un’età dove ancora tutto può succedere e l’ottimismo verso il futuro è il giusto approccio da avere in tutte le cose, a maggior ragione quelle riguardanti il calcio. Il primo commento che riceve è significativo di cosa si chiede a un ragazzo come lui da parte, presumibilmente, di un coetaneo: «Puoi aiutare mio fratello a procurarsi un paio di scarpe, oppure aiutarlo a comprarne una, perché non ha soldi e ama troppo giocare a calcio?»
«Pronto per la nuova stagione». Ilic parla ai microfoni del club e si presenta all’inizio del 2023-24. Il ragazzo ha fatto il suo percorso, riassunto ieri dal direttore tecnico del Bologna Giovanni Sartori con queste parole: «Il fatto che sia già nella nazionale maggiore ci fa ben sperare per il futuro. Mihajlo, che abbiamo seguito più volte, è un giocatore di personalità, bravo nella costruzione dal basso, veloce». Dal Partizan se n’è andato lasciandolo al primo posto. E l’ultima gara, il derby con la Stella Rossa vinto 2-1, è sicuramente tra i ricordi più cari della sua giovane carriera.
3. IL SALUTO
L’ultimo post pubblicato è il saluto di pochi giorni fa al club serbo. Con un’immagine significativa, che lo mostra bambino con in mano una coppa e una medaglia d’oro al collo: «Sono molto grato al mio Partizan per avermi dato l’opportunità di trasformare i miei sogni d’infanzia in realtà e per avermi insegnato ad amare sinceramente il mio club. È stato un onore e un privilegio far parte di una squadra del genere. In sette anni ci sono stati momenti belli ed altri estremamente difficili, tanti amici che mi accompagneranno nella vita. Grazie a tutti i tifosi per il loro supporto e per tutto quello che abbiamo vissuto insieme, siete responsabili di tutti i nostri successi, grazie ai miei compagni di squadra e agli allenatori con cui ho condiviso ogni giorno trascorso al Teleoptik. È tempo di salutarci, ma non è la fine, ci vedremo un giorno…»