Messi svela: "Inviavo video per farmi convocare dall'Argentina" | OneFootball

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·5 giugno 2019

Messi svela: "Inviavo video per farmi convocare dall'Argentina"

Immagine dell'articolo:Messi svela: "Inviavo video per farmi convocare dall'Argentina"

Aembra assurdo solo pensarlo, ma quando Leo Messi cominciava a tirare i primi calci nelle giovanili del Barcellona, in pochi sapevano chi era. Sopratutto in Argentina. Tanto che la famiglia del giocatore, la stessa Pulce e il Barcellona, dovevano inviare dei filmati in terra sudamericana per farlo conoscere alla rappresentativa sudamericana.

E' stato lo stesso Messi a raccontare il suo passato dal ritiro dell'Argentina, in vista dell'amichevole contro Nicaragua e sopratutto in preparazione a quella Copa America che il giocatore del Barcellona vuole vincere a tutti i costi per dimenticare le ultime tre delusioni in finale tra questa competizione e i Mondiali.


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Intervistato da TyC Sports, Messi ha raccontato il suo grande sogno di giocare per l'Argentina:

"Non ho mai esitato a giocare con l'Argentina, abbiamo fatto di tutto e continuamente inviato video e cose mie per farmi conoscere in Argentina, per vedere se avevo la possibilità di essere convocato. Ho sempre voluto giocarci".

L'esordio di Messi con l'Argentina è datato 29 giugno 2004, nell'improvvisato match dell'Under 20 contro il Paraguay:

"E' stato un momento spettacolare per me, un momento che ho sempre sognato e per cui ho fatto tutto il possibile per realizzarlo".

Ora i video delle grandi prestazioni dei giovanissimi vengono mostrati immediatamente ai grandi club tramite internet, ma allora le cose erano diverse:

"A quel tempo era complicato, stavo giocando a Barcellona e non era facile vedere i ragazzi come succede oggi. Ho realizzato un sogno".

E' universalmente riconosciuto da anni come uno dei giocatori più importanti della storia del calcio, ma con l'Argentina non ha mai avuto fortuna: un trofeo con la squadra albiceleste potrebbe realmente innalzarlo ancor di più nella classifica dei migliori. Magari rendendolo l'incontrastato re per trofei e importanza storica.