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Saverio Grasselli·15 luglio 2024
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Saverio Grasselli·15 luglio 2024
Dolore, parecchio per Lionel Messi, nonostante la gioia per il 45esimo titolo della sua carriera, quello che lo ha fatto diventare il giocatore con più titoli in assoluto.
Nella finale di Copa America Argentina-Colombia, la Pulce ha vissuto letteralmente una sfida contro se stesso: si sloga la caviglia destra dopo un cross al 35′ ma resta in campo anche col dolore.
L’aiuto dei medici, il rientro in campo e qualche smorfia che ha allertato tutti. Poi l’intervallo, più lungo per via dello show di Shakira e infine il secondo tempo.
Messi torna dagli spogliatoi, ricomincia a giocare ed è solo una corsa fianco a fianco a Luis Diaz a dargli il segnale definitivo di fermarsi: al 64′ resta a terra, immobile. I medici entrano e chiedono il cambio.
Messi si alza senza lo scarpino destro, che sbatte una volta raggiunta la panchina. Si siede e, non potendo sopportare stress e dolore del momento, scoppia in un pianto che tutto l’Hard Rock Stadium vede dai maxischermi.
Gonfiore vistoso, ghiaccio applicato e tutto il resto dei tempi regolamentari da seduto. Messi si toglie la “divisa” di supereroe e diventa allora tifoso ai supplementari, fino ad arrivare al gol di Lautaro Martinez che celebra zoppicando prima che il capitano dell’Inter lo raggiunga per abbracciarlo.
Tutti a festeggiare con Leo, che urla e caccia fuori tutta la tensione accumulata per la finale, vinta poi dalla sua Albiceleste. La coppa la alzerà “aiutato” da Di Maria. Dal dolore alla gioia, tutto in 120′.
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