Messi all'Inter Miami: come funziona il salary cap in MLS | OneFootball

Messi all'Inter Miami: come funziona il salary cap in MLS | OneFootball

Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·8 giugno 2023

Messi all'Inter Miami: come funziona il salary cap in MLS

Immagine dell'articolo:Messi all'Inter Miami: come funziona il salary cap in MLS

Come funziona il salary cup in MLS? Sarà un vero e proprio “terremoto calcistico” quello che scuoterà la MLS nei prossimi mesi. Lionel Messi ha annunciato che giocherà per l’Inter Miami quando il suo contratto con il Paris Saint-Germain sarà scaduto. Dopo due stagioni in Francia, una nuova avventura attende la stella argentina, che farà degli Stati Uniti d’America la sua prossima casa.

Negli ultimi anni, il calcio negli USA è cresciuto esponenzialmente e diverse sono le grandi stelle – anche italiane – ad aver intrapreso una carriera in un club della MLS (si va da Ibrahimovic a Insigne, passando per Bale e Chiellini). Non solo, ci sono anche giovani calciatori che hanno compiuto il percorso inverso, arrivando in Europa per tentare di conquistare il vecchio continente.


OneFootball Video


Insomma, una crescita davvero importante che gli USA sperano culmini con i Mondiali del 2026, che saranno ospitati proprio dagli States insieme a Canada e Messico. Per il pubblico europeo, avvicinarsi alla realtà del calcio statunitense può risultare complicato: la MLS, infatti, al pari delle altre grandi leghe sportive americane (NBA, NHL, NFL, MLB) adotta un sistema di regole praticamente sconosciuto ai campionati europei.

Come funziona il salary cup in MLS? Il tetto salariale e le categorie

Lo stesso ingaggio di Messi da parte dell’Inter Miami è regolamentato da un sistema di salary cap che limita le spese delle franchigie, con alcune eccezioni. Quella del salary cap è proprio la norma principale, dalla quale dipendono tutte le altre: si tratta di un tetto salariale, ossia una somma massima di denaro che una franchigia può spendere complessivamente, per ogni stagione, per gli stipendi del proprio roster (l’insieme del parco calciatori).

Nel 2022 questa cifra era pari a 4,9 milioni di dollari, mentre nel 2023 è stata alzata a 5,21 milioni di dollari. Questa è la somma massima che ognuno dei club può spendere annualmente per gli ingaggi dei giocatori (minimo 18, massimo 20) facenti parte del proprio senior roster. Ciascuno di questi calciatori può guadagnare al massimo 651.250 dollari all’anno. In più, ogni squadra può avere in rosa fino a 10 giocatori supplementari, il cui stipendio non conta per il salary cap. Di questo cosiddetto supplemental roster, possono far parte le seguenti tre categorie di giocatori:

  • Senior Minimum Salary Players – slot dal 21 al 24 e guadagnano un minimo di 85.444 dollari a stagione nel 2023;
  • Reserve Minimum Salary Players – slot dal 25 al 28 e guadagnano un minimo di 67.360 dollari;
  • Homegrown Players – slot 29 e 30 e guadagnano almeno 67.360 dollari, come i Reserve Minimum Salary Players.

Come funziona il salary cup in MLS? I Designated Players

Altrettanto importante e famosa è la Designated Player Rule, che permette a ogni squadra di avere sotto contratto fino a tre Giocatori Designati (DP), che fanno parte del senior roster, ma i cui stipendi possono sforare – senza alcun limite – il tetto massimo previsto, senza pesare sul salary cap: o meglio, pesano solo per 651.250 dollari (325.625 dollari se il calciatore arriva durante la seconda finestra di mercato).

Se il DP ha tra 21 e 23 anni, il peso sul salary cap è pari a 200.000 dollari, mentre se ha 20 anni la cifra scende a quota 150.000 dollari. Questa regola era stata inserita nel 2007 per permettere ai Los Angeles Galaxy di ingaggiare David Beckham a circa 6,5 milioni di dollari di stipendio, e proprio per questo motivo è chiamata anche “Beckham Rule”.

Visualizza l' imprint del creator