Calcionews24
·10 agosto 2025
Mercato Ligue 1: Rabiot, la scelta è fatta: «Resto al Marsiglia. Ho rifiutato offerte allettanti per questo progetto. Ho dato la mia parola al presidente». L’ex Juve chiude le porte al Milan e alle sirene arabe

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·10 agosto 2025
Una scelta di cuore, una promessa mantenuta che spazza via mesi di dubbi e speculazioni. Adrien Rabiot ha chiuso definitivamente la porta a un addio all’Olympique Marsiglia, confermando la sua permanenza al club per la prossima stagione. Dopo un’estate iniziata con le sirene del Milan e le parole ambigue che avevano fatto tremare i tifosi, il centrocampista francese, in una lunga intervista a La Provence, ha spiegato le ragioni di una scelta che sa di lealtà e di piena adesione al progetto tecnico.
Le voci di un possibile trasferimento al Milan si erano scatenate a inizio mercato, alimentate dal forte legame del giocatore con il suo ex allenatore alla Juventus, Massimiliano Allegri. Lo stesso Rabiot aveva contribuito ad alimentare i dubbi con una frase sibillina: «Se Allegri mi chiama, sarò sempre disponibile a parlargli». Un’apertura che, unita a un accordo con la dirigenza marsigliese per discutere del suo futuro in estate, aveva fatto temere il peggio. Invece, la sua volontà è stata un’altra.
«Conosco bene il calcio, sono professionista da tredici anni. So molto bene che può succedere di tutto», ha ammesso Rabiot. «Per questo non volevo pronunciarmi subito per poi deludere i tifosi o le persone del club. Le discussioni sono andate molto bene. Siamo stati unanimi: la cosa migliore era restare. È una vera volontà da parte mia». L’ex juventino ha poi confermato di aver ricevuto altre offerte, definite «allettanti» e con ogni probabilità provenienti dai ricchi club del Golfo, ma di averle respinte senza esitazione: «Dei club si sono fatti avanti, ma avevo dato la mia parola al presidente e a Medhi (Benatia, ndr) e siamo rimasti su quella linea. Non è il denaro che mi attira. Qui c’è un vero progetto, una bella stagione da fare e qualcosa da costruire». Un giuramento di fedeltà che chiude ogni discorso e consegna a De Zerbi il suo leader di centrocampo