Calcio e Finanza
·21 novembre 2024
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·21 novembre 2024
Il Consiglio di Amministrazione di Mfe-Mediaset, riunitosi sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato all’unanimità le informazioni periodiche finanziarie relative ai primi nove mesi del 2024. I ricavi netti consolidati ammontano a 2.004,7 milioni di euro, in deciso aumento, +7,7% rispetto ai 1.862,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
I ricavi pubblicitari lordi raggiungono 1.943,3 milioni di euro in decisa crescita (+6,5%) rispetto all’omologo periodo dell’anno precedente (1.824,8 milioni di euro). Il risultato operativo (Ebit) cresce a 126,6 milioni di euro, con un incremento pari al +28,7% rispetto ai 98,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. Di conseguenza, il risultato netto consolidato, escludendo il contributo di ProsiebenSat1, è positivo per 88,7 milioni di euro, in crescita del 38,7% rispetto al dato del 2023.
Includendo il contributo di ProsiebenSat1 raggiunge i 96,2 milioni di euro, con un aumento del 35,6% rispetto ai 71,0 milioni di euro del 2023. L’indebitamento finanziario netto consolidato è pari a 718,6 milioni di euro, in decisa diminuzione rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (902,8 milioni di euro) nonostante la distribuzione nel mese di luglio di 139,9 milioni di euro di dividendi.
I costi operativi complessivi consolidati (costi del personale, costi per acquisti, servizi e altri oneri, ammortamenti e svalutazioni di diritti e di altre immobilizzazioni) sono pari a 1.878,1 milioni di euro (1.763,9 milioni di euro nello stesso periodo del 2023), con una variazione principalmente legata alle variazioni del perimetro di consolidamento e al processo di rinnovamento dell’offerta editoriale televisiva e digital avviato in Spagna a partire dallo scorso esercizio.
«Nei primi nove mesi 2024 tutti i principali indicatori economici di Mfe sono in netta crescita: ricavi, risultato operativo, utile che cresce ben del 38,7%. E un consistente miglioramento della posizione finanziaria netta di quasi 200 milioni di euro, nonostante la distribuzione di dividendi per circa 140 milioni. Un’Italia trainante prova che la strategia del nostro sistema crossmediale, appena c’è mercato, è efficace e porta risultati eccellenti. E’ proprio questo il modello di sviluppo che vorremmo estendere al progetto di broadcaster europeo», ha commentato Pier Silvio Berlusconi.