Calcionews24
·17 maggio 2024
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Nel suo consueto pezzo in prima pagina sul Corriere della Sera, Massimo Gramellini propone una riflessione sulla profonda differenza di atteggiamento tra due allenatori molto importanti, partendo da questa considerazione:
«Tra Ancelotti e Allegri, i due allenatori italiani più vittoriosi, non riesco a decidere chi vorrei essere». La conclusione è questa: «L’emiliano e il toscano, Prodi e Renzi, Morandi e Benigni, il morbido e l’ossuto, il bonario e l’incazzoso e via stereotipando, ma negli stereotipi si nasconde qualche verità. E la verità è che vorrei essere Ancelotti, ma se poi lo fossi, mi annoierei. Mentre ho paura di assomigliare ad Allegri, specie quando un prepotente mi taglia la strada, benché assomigliargli, talvolta, significhi sentirmi vivo. Forse c’è un po’ dell’uno e un po’ dell’altro in ciascuno di noi: è tutta una questione di dosi».