Juventusnews24
·21 giugno 2025
Massara si (ri)presenta alla Roma, il dirigente accostato alla Juve svela: «Tornare è un orgoglio. Sono anni che il club non gioca la Champions ed è un peccato…»

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·21 giugno 2025
Frederic Massara, nuovo direttore sportivo della Roma, ha parlato ai canali ufficiali giallorossi per inaugurare così il suo ritorno nella Capitale.
ROMA – «Tornare in questo club è per me motivo di grande orgoglio. La famiglia Friedkin l’ho trovata molto determinata nel voler regalare delle gioie al pubblico romanista, nel voler conquistare trofei. E noi dovremo lavorare sodo».
RANIERI – «È un piacere ritrovarlo, il suo ruolo sarà importante anche per me perché farà da ponte verso una realtà romanista».
GASPERINI ESIGENTE? «Dovremo esserlo tutti. In questi anni ha raggiunto risultati incredibili, siamo sicuri che darà un’identità alla nostra squadra».
MERCATO – «Crediamo di avere una rosa di valore, con giocatori forti. Siamo convinti di poter costruire una squadra ancora migliore. Abbiamo dei paletti piuttosto stringenti da rispettare con il fair play finanziario: lavoreremo in maniera sostenibile, ma comunque rimanendo funzionali. Cercheremo giocatori forti, utili e che servano alla squadra. Vogliamo far diventare la Roma sempre più forte».
OBIETTIVI – «Sono diversi anni che la Roma non gioca in Champions League e questo è veramente un peccato. Non vogliamo però fare proclami, bisogna solo lavorare».
FUTURO – «Sento grande fiducia da parte dei tifosi della Roma e della società. Questo ci aiuta per fare sempre meglio e per riuscire a regalare delle soddisfazioni che tutti meritano».
La nuova era della Juventus, guidata dal direttore generale Damien Comolli, si fonda su una rottura netta con il passato, una scelta di metodo che ha già avuto la sua prima, illustre “vittima”. Per settimane, il nome di Frederic “Ricky” Massara era stato infatti il candidato principale per un ruolo dirigenziale di primo piano a Torino. La sua esperienza e i successi ottenuti con Roma e Milan lo rendevano un profilo apparentemente perfetto per le ambizioni bianconere.
Tuttavia, l’operazione non è mai decollata. Secondo le ricostruzioni, a porre un veto invalicabile è stato proprio Comolli, non per una questione di competenze, ma per una profonda e inconciliabile divergenza filosofica. Da un lato, il mondo di Comolli, basato sull’analisi scientifica dei dati, sugli algoritmi e su un approccio “Moneyball” di matrice internazionale. Dall’altro, il metodo-Massara, espressione della migliore tradizione italiana, fondato sulla fitta rete di contatti, sull’intuizione dello scout e sulle relazioni umane.
La decisione di non procedere con un dirigente del calibro di Massara è stata, di fatto, la dichiarazione d’intenti più forte della nuova Juventus: il futuro del club passerà attraverso un modello di gestione moderno e analitico.