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Mario De Zanet·2 agosto 2022
Marotta, meme e il Chelsea: la terra di mezzo che fa male a Casadei đź‘€

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Mario De Zanet·2 agosto 2022
Cesare Casadei è diventato suo malgrado un meme.
Il giovane talento nerazzurro ha avuto la malasorte di diventare pedina di scambio prima che potesse dimostrare il suo calcio ai piani più alti. Il suo nome che esce dal portafoglio di Marotta e altre cose analoghe lo hanno portato alla ribalta durante la trattativa Bremer, quando l’Inter inseguiva oramai vanamente la Juventus e l’inserimento del giovane era stata l’ultima carta dei nerazzurri.
Il suo nome ora è tornato in auge, perché il Chelsea è tornato a cercarlo, dopo che il suo nome era apparso anche nell’affare Lukaku. Insieme ai Blues, ci sarebbero altre formazioni italiane, come il Sassuolo. L’Inter chiede almeno 10 milioni, ma con l’inserimento dell’opzione di recompra: secondo la Gazzetta dello Sport, l’Inter intende cedere senza recompra solo di fronte ad un’offerta da 20 milioni.
Su Casadei, l’Inter dice di credere nel giocatore, ma al tempo stesso tratta la sua cessione, concentrata a costruire una formazione nell’immediato che sia soddisfacente. Il pericolo di un secondo caso Zaniolo è già stato paventato da qualche tifoso, ma aldilà del caso singolo, esiste una filosofia che porta i nerazzurri a fare determinate scelte.
Vendere Casadei è una scelta forzata dal bisogno di far tornare i conti nell’immediato, senza guardare oltre. Il problema non è necessariamente vendere Casadei, ma farlo zompettare di qua e di là nelle trattative, senza prendersi cura del suo futuro.
Se si crede nel giocatore, gli si costruisce un futuro, se non ci si crede, lo si lascia andare: l’Inter invece sta viaggiando in una via di mezzo che rischia di essere dannosa.