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·31 maggio 2025

Marotta: «Inter surclassata dal Psg. Inzaghi? Questo non cambia…»

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La finale di Champions League finisce nel peggiore dei modi per l’Inter. Le parole di Giuseppe Marotta, intervistato su Sky Sport, dopo il 5-0 del PSG.

IL RISULTATO – Le parole di Giuseppe Marotta al termine di Psg-Inter: «È stata una serata negativa, dove l’avversario ci ha surclassato in tutto. La sconfitta è stata meritata, mi sembra evidente, al di là del punteggio. Però questo non deve inficiare in  quella che è stata la stagione, anche prendendo solo in esame il cammino della Champions League. È stata una finale contro una squadra molto forte, ci dispiace di questa prestazione. Volevo anche ringraziare i numerosi tifosi che sono arrivati fino a qua. Però stasera è stata una serata assolutamente negativa».


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Marotta nel post partita di PSG-Inter, finale di Champions League

IL PERCORSO – Giuseppe Marotta prosegue: «Era molto difficile arrivare a questa serata. Ci siamo arrivati con grandissimo merito, dopo aver superato avversarie importanti, ultime il Barcellona e il Bayern Monaco. Stasera siamo caduti in modo molto fragile, ma non è un’analisi tecnica che io voglio fare. Io voglio ringraziare i nostri giocatori e il nostro allenatore perchè il cammino della stagione, che è fatto di cinquantanove partite, ha dimostrato come questo gruppo, questa squadra e questa società, merita questo palcoscenico. Lo abbiamo gustato, lo abbiamo perso: onore e merito agli avversari e si chiude una parentesi».

IL FUTURO DI INZAGHI – Giuseppe Marotta continua: «Questo non ha nessun cambio di valutazione su Inzaghi, assolutamente no. Abbiamo detto che ci saremmo visti con lui la prossima settimana. Come ben sapete ha ancora un anno di contratto, ma soprattutto in questi quattro anni ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo che ricopre. Tanti meriti e quasi tutti vanno scritti alla sua capacità e alla sua professionalità. Non è una serata negativa che cancella tutti meriit. Ci incontreremo ma questo è indipendente dalla serata».

IL BUDGET – Giuseppe Marotta conclude: «Ormai l’Italia non è più il paradiso dove tutti venivano e finivano la stagione. Ormai lo sappiamo, il nostro è un movimento calcistico di passaggio. I miglior i giocatori vengono qua e rischiano di scappare attratti da ingaggi nettamente superiori rispetto a quelli che ogni squadra di Serie A può offrire. Il potere economico non è nel nostro movimento ma in realtà come il PSG, che può gestire budget illimitati. Ma questo non dev’essere preso come alibi, noi non vogliamo prenderlo. Io credo che, invece, il made in Italy è ancora un prodotto che può raggiungere diversi traguardi. Noi ci siamo riusciti due volte e credo che con la competenza e la capacità degli allenatori e dei calciatori che sono in Italia possiamo recitare un ruolo da protagonisti. Poi è chiaro che ci sono squadre che, nettamente, sono più favorite di noi e vincono».

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