Marotta a TRT Sport: «Taremi? Siamo in attesa di una sua decisione». Poi l’annuncio sul futuro di Calhanoglu | OneFootball

Il presidente e amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha toccato diversi temi di mercato dopo il sorteggio della Champions League

Dopo i sorteggi della League Phase di Champions League, il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha rilasciato alcune dichiarazioni a TRT Sport, toccando diversi temi di attualità per il club.

Sulla competizione europea, il dirigente ha sottolineato come il nuovo format proponga sfide sempre impegnative e che la chiave per i nerazzurri sarà arrivare nelle migliori condizioni fisiche e mentali.

Marotta ha poi fatto il punto sulla situazione di Mehdi Taremi, attaccante iraniano classe 1992 in uscita dal club, spiegando che la decisione finale spetta al giocatore, ancora indeciso sul proprio futuro.

Spazio anche a un bilancio sull’esperienza di Hakan Calhanoglu, regista turco classe 1994, che in quattro anni a Milano ha garantito qualità e leadership, risultando determinante per la crescita della squadra.

Infine, il presidente ha ricordato i recenti traguardi europei dell’Inter: due finali di Champions giocate negli ultimi tre anni, contro Manchester City e PSG, a conferma della continuità ai massimi livelli internazionali.

SUL SORTEGGIO CHAMPIONS LEAGUE PER L’INTER – «Sarà un girone impegnativo, come tutti i gironi in questa nuova Champions, l’importante è affrontare gli avversari nella migliore forma fisica e psicologica».

LA SITUAZIONE SU TAREMI? – «La situazione è che lui che deve decidere cosa fare. Siamo in attesa della sua decisione».

4 ANNI POSITIVI QUELLI DI CALHANOGLU ALL’INTER – «Assolutamente sì. La sua esperienza con noi è stata assolutamente bellissima e grazie al suo apporto ed esperienza abbiamo fatto quattro anni splendidi e continueremo a farlo perché quest’anno sarà importante il suo apporto».

DUE FINALI GIOCATE NEGLI ULTIMI 3 ANNI – «Negli ultimi tre anni abbiamo fatto due finali, con City e PSG. Evidentemente il livello era molto alto, ma l’importante è arrivare perché si fa sempre molta fatica ad arrivare a giocare una finale».