Calcionews24
·11 giugno 2025
Maresca: «L’Italia è ferma. Siete troppo lenti e non credete nei giovani, le altre scuole corrono. C’è una frase di Cruijff che spiega il mio calcio. A Parma è andata male, ma i giovani di oggi li ho lanciati io…»

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·11 giugno 2025
Enzo Maresca, allievo di Pep Guardiola e attuale tecnico del Chelsea, ha costruito la sua carriera su un calcio moderno e di possesso, trionfando in Championship col Leicester City e vincendo quest’anno la Conference League. Oggi ha parlato con il Corriere della Sera rilasciando un’intervista a Paolo Condò.
UN GIOCATORE SI GIUDICA PER GLI 87 MINUTI CHE PASSA SENZA PALLA – «É una massima di Johan Cruijff. L’ho fatta scrivere due estati fa sui muri dello spogliatoio del Leicester, e abbiamo vinto la Championship. Naturalmente l’ho fatto anche al Chelsea, e non è andata male nemmeno quest’anno».NESSUNO HA DETTO CHE I FUORICLASSE VINCONO CON UNA GIOCATA – «Magari ne avranno discusso tra loro, ma a me non è arrivata mezza protesta. La frase va capita. Non minimizza l’importanza del talento, ma sottolinea come ci si possa rendere utili anche la volta che vedi poco la palla».IL CHELSEA SQUADRA GIOVANISSIMA – «L’idea di farmi crescere assieme alla squadra c’è stata, perché ho fatto bene al Leicester e perché vengo dalla scuola di Guradiola, ovviamente».ANCHE IN NAZIONALE SI VA LENTI – «Certo. Le rappresentative raccolgono il lavoro dei club, come si fa a chiedere di ringiovanire se i giovani non giocano? Il Chelsea ha speso per allestire una rosa di talenti verdissimi, ma questo non ci ha impedito di battere il record dei ragazzi dell’academy che hanno esordito in prima squadra. Sono stati nove. Abbiamo tutti fiducia in loro, e nel lavoro di chi li ha svezzati».PARMA – «Breve ma fondamentale, dagli errori si impara e lì ne commisi. Però venni preso per un programma di tre anni e cacciato dopo tre mesi: la squadra ci mise comunque i tre anni previsti per tornare in A, e i giovani su cui lavoravo allora, Bernabé, Bonny, Mihaila, sono considerati giovani ancora adesso. Si vede che con me erano dei bambini».DE BRUYNE AL NAPOLI – «Conosco Kevin come le me tasche, si adatterà in fretta alle richieste di Conte e aggiungerà tanto al Napoli. Come tutti i grandi campioni, ha un orgoglio smisurato. Non contesto certo i giocatori oltre i 30 anni di un simile livello. Semplicemente, cerco di mettergli attorno l’energia dei ragazzi».