Calcio e Finanza
·10 giugno 2025
Marelli in crisi: valuta di presentare istanza di protezione dal fallimento

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·10 giugno 2025
Una crisi duratura e che sembra non offrire un attimo di respiro per Marelli Holdings. Il fornitore di componenti auto, che lavora per Nissan, Stellantis e altri costruttori automobilistici, ha previsto la richiesta di protezione dal fallimento secondo l’articolo 11 negli Stati Uniti per ridurre il proprio debito e ristrutturarsi sotto una nuova proprietà, secondo fonti vicine alla questione.
Come riporta lo statunitense Bloomberg, se la proposta dovesse andare a buon fine, la società di investimenti globale Strategic Value Partners LLC, guidata da Victor Khosla, diventerà di fatto il nuovo proprietario di Marelli, dopo aver guidato un accordo che ha soddisfatto i creditori.
Il fondo KKR, il gruppo di private equity statunitense che ha creato Marelli nel 2019 fondendo le sue unità Calsonic Kansei e Magneti Marelli, trasferirà le sue azioni al consorzio di creditori come parte dell’accordo proposto, secondo le indiscrezioni. Il fornitore di componenti auto è stato travolto dai cambiamenti del settore, poiché l’elettrificazione e l’automazione costringono i costruttori globali a cambiare strategia per far fronte al calo delle vendite nei mercati chiave.
Marelli, che impiega oltre 50.000 persone, ha cercato senza successo di ristrutturarsi negli ultimi anni, poiché gli ordini da parte dei clienti sono diminuiti. Il produttore, con sede a Saitama, in Giappone, gestisce circa 170 impianti in tutto il mondo che forniscono sistemi di illuminazione, aria condizionata, motori elettrici, sospensioni e altri componenti ai costruttori automobilistici.
Oltre a SVP, tra i creditori di Marelli figurano Deutsche Bank AG, Mizuho Financial Group Inc. e altri istituti di credito. Il consorzio include anche MBK Partners Ltd., con sede a Seul, e Fortress Investment Group LLC, con sede a New York, ha riferito la fonte.
Marelli ha presentato domanda per una procedura di ristrutturazione assistita dal tribunale nel 2022 e, a quel tempo, il suo debito totale ammontava a circa 6,6 miliardi di euro, il più alto mai registrato per un produttore giapponese. Tale debito è stato successivamente ridotto a circa 3,9 miliardi.
(Image credit: Depositphotos)