Sampnews24
·16 aprile 2025
Mannini: «Vedere così tanti tifosi a Marassi è stato incredibile. La scelta di Manfredi è stata fondamentale, su Evani e Lombardo…»

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·16 aprile 2025
Parlando ai taccuini de La Repubblica Moreno Mannini, ex giocatore della Sampdoria e secondo per presenze con la maglia blucerchiata dietro a Roberto Mancini, ha parlato ai taccuini de La Repubblica della sfida di Serie B contro il Cittadella di sabato scorso. Queste le sue dichiarazioni:
MARASSI – «Entrare allo stadio e vedere tutta quella gente, tutti quei colori è stato incredibile. Vengo sempre a Marassi quando posso, perché sento aria di casa: sedici anni a Genova non si dimenticano facilmente. Non è scontato vedere un pubblico così, con un tale entusiasmo. Solamente chi c’era può capire, da fuori non si riesce a immaginare il clima che c’era allo stadio.»
SCELTA MANFREDI – «La scelta del presidente Manfredi è stata fondamentale. Non ci sarebbe stato un calore simile con altre figure, e l’energia positiva che si è venuta a creare ha dato alla squadra una condizione psicologica diversa, e questo ha fatto la differenza in una sfida determinante.»
GOL SIBILLI – «Da dove ero seduto ho visto che il tiro era indirizzato nel modo giusto, e sullo sfondo c’era un mare di braccia alzate nella Sud. Così mi sono goduto ancora di più il momento.»
LOMBARDO – «Capisco l’emozione di Attilio, era impossibile non pensare a Mantovani, a Luca. Ero in tribuna con suo nipote, Riccardo, che ogni volta vive grandi emozioni allo stadio. Nessuno può rimanere impassibile davanti allo spettacolo del Ferraris. La Sampdoria è un club unico, come la sua maglia. Ai nostri tempi nessuno voleva andare via, rifiutavamo in tanti i trasferimenti, non potevamo lasciare una situazione irripetibile.»
SAMPDORIA – «La Sampdoria è diventata così grande per l’unione unica tra società, squadra e tifosi. Si tratta di un legame fondamentale nei momenti difficili, aiuta ad andare ben oltre gli ostacoli, lo sappiamo bene. Nel ’91 non so se fossimo la squadra più forte, ma nessuno ha saputo creare un legame così solido: quell’unione ci ha reso più determinati e capaci di superare le difficoltà. Con i tifosi c’era un rapporto giornaliero, a Bogliasco parcheggiavamo insieme a loro. Adesso è tutto cambiato, ma la Sampdoria era grande anche per questo.»
SAMP-CITTADELLA – «La Samp, a livello tecnico, mi è sembrata ancora contratta. Non è stata una bella partita, ma bisognava soprattutto portare a casa i tre punti. Non abbiamo giocato bene, ma il risultato era fondamentale. In certi casi è veramente l’unica cosa che conta.»
PARTENZA – «Evani ha ragione: il primo mattone è stato messo, hanno lavorato sulla testa, il tempo era poco e non si riesce neanche a conoscere bene tutti i giocatori. Il tifo ha fatto il resto, mi piace pensare che sia intervenuto anche qualcuno dall’alto. Ma ora è il momento di fare da soli, per raggiungere la salvezza.»
EVANI E LOMBARDO – «Evani e Lombardo sono stati due grandi giocatori e hanno grande credibilità. Chicco alla Samp si è trovato benissimo, e trasmette questo vissuto a chiunque. Per essere un grande giocatore devi avere qualcosa di speciale, ed Evani ha questa capacità naturale di leggere le partite. Si completa alla perfezione con Attilio.»