Manchester United crisi, l’ex stella attacca duramente l’allenatore, e i numeri gli danno ragione… Roy Keane contro Rúben Amorim. Ecco perché il tecnico portoghese è già a un bivio fondamentale della sua avventura | OneFootball

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Calcionews24

·18 agosto 2025

Manchester United crisi, l’ex stella attacca duramente l’allenatore, e i numeri gli danno ragione… Roy Keane contro Rúben Amorim. Ecco perché il tecnico portoghese è già a un bivio fondamentale della sua avventura

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Manchester United in crisi totale. L’ex stella attacca così l’ambiente dopo la lunga crisi

Un inizio che sa di beffa, una sconfitta di misura che pesa come un macigno e riapre ferite mai del tutto rimarginate. La nuova stagione del Manchester United di Rúben Amorim è iniziata esattamente come era finita la precedente: con una sconfitta. Lo 0-1 contro l’Arsenal a Old Trafford non è solo un passo falso, ma la quindicesima battuta d’arresto in 28 partite di Premier League per il tecnico portoghese, un record negativo che, come sottolineato dalla stampa inglese, sta mettendo a dura prova la pazienza di un ambiente già esasperato.Dopo la partita, Amorim ha provato a difendere i suoi: «Sono molto orgoglioso dei ragazzi». Parole che hanno scatenato l’ira funesta di una leggenda del club, Roy Keane. L’ex capitano, oggi opinionista per Sky Sports, non ha usato mezzi termini per demolire l’atteggiamento del tecnico: «Continuo a sentire gente che si dice orgogliosa della prestazione, quando invece ha perso la partita. A un certo punto, per vincere nel calcio, bisogna segnare dei gol, non solo giocare bene. Rúben Amorim ha disputato 28 partite di Premier League e ha ottenuto solo 27 punti». Una sentenza impietosa, che fotografa un fallimento statistico senza precedenti: mai nessun allenatore di un club non neopromosso aveva raggiunto così in fretta le 15 sconfitte.Il tempo, per Amorim, stringe. Arrivato nel novembre 2024 con l’aurea del predestinato, dopo aver incantato l’Europa con il suo Sporting Lisbona (capace persino di battere 4-1 il City di Guardiola), non è ancora riuscito a trasmettere la sua mentalità vincente. Il deludente 15° posto della scorsa stagione e la finale di Europa League persa contro il Tottenham pesano come un macigno. La sua promessa di fine anno, «i giorni belli stanno arrivando», suona oggi come una beffa per i tifosi dei Red Devils, costretti ancora una volta a fare i conti con una crisi che sembra non avere fine.

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