Maldini sostituito dall'"algoritmo"? Cos'è Moneyball e il futuro nel Milan | OneFootball

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Saverio Grasselli·8 giugno 2023

Maldini sostituito dall'"algoritmo"? Cos'è Moneyball e il futuro nel Milan

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La rivoluzione del Milan voluta da Gerry Cardinale, con gli addii a Paolo Maldini e Ricky Massara, ha portato in tanti ad interrogarsi sul futuro del club e a capire come i rossoneri agiranno in questi mesi di mercato rovente.

Dall'”algoritmo” del modello Moneyball ai maggiori poteri conferiti a Pioli e Moncada, ecco rischi e potenzialità della scelta messa in atto da RedBird, passando per le parole dell’ad Furlani.


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SCENARIO MILAN

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La strada del Milan va ancora di più in direzione sostenibilità, a scapito di quel salto di qualità chiesto da Maldini e che è stato uno tra i punti di rottura con Cardinale.

Mercato su potenziali talenti su cui puntare e per cui è possibile un maggior player trading in futuro (in caso di colpi azzeccati) piuttosto che giocatori già pronti capaci (con più probabilità) di far mantenere lo status attuale del Milan.

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Detto che per l’ad Furlani il Milan è “sulla buona strada” e l’obiettivo è quello di “essere competitivi ai vertici del calcio europeo”, Stefano Pioli sarà l’anello di congiunzione tra campo e vertici dirigenziali, facendo sapere esigenze della squadra e profili più idonei per le sue caratteristiche.

Il capo scout/diesse Geoffrey Moncada, cercherà a livello internazionale i profili più interessanti, con Furlani a dare equilibrio ai conti. L’aspetto interessante non può che essere l’avvicinamento di Billy Beane, riferimento in America per quanto riguarda il tanto chiacchierato “metodo Moneyball”.


COS’È MONEYBALL

Ma cos’è Moneyball? Il termine deriva dal celebre film, basato sull’esperienza reale di Beane quando era general manager nel mondo del baseball agli Oakland Athletics, ed è un approccio statistico con cui vengono scelti giocatori attraverso la sabermetrica.

Il metodo raccoglie dati statistici e parametri a tutto tondo, come gli expected goals (per esempio) fino all’adattabilità di un determinato giocatore ad un modulo vero e proprio.

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Lo stesso Beane, adesso co-proprietario dell’Az Alkmaar, sarà per il Milan un punto d’incontro e l’inizio di una nuova era tanto auspicata da Cardinale, che già ha messo in pratica il modello nel Tolosa e nel Liverpool, dove RedBird ha delle quote di partecipazione: “Il Tolosa è stato costruita solo sull’analisi dei dati, senza scouting. Dopo un anno siamo stati promossi in Ligue 1”.

Per continuare con le stesse parole di Cardinale, i numeri non dovrebbero comunque sostituire definitivamente il fiuto umano per il talento: “Penso che i dati giochino un ruolo importante, ma in particolare nelle grandi squadre c’è bisogno di un modello ibrido tra i dati e l’occhio umano”.


COME FUNZIONA

C’è da dire che, a differenza del calcio, sport come baseball e basket sono modelli che si prestano molto di più ad un’analisi statistica. Nel mondo del pallone, è stato ampiamente utilizzato anche dal Brentford di Matthew Benham e dal Midtjylland di Rasmus Ankersen, che dal 2014 ha messo in bacheca i suoi primi trofei anche attraverso “Moneyball”.

Un uso virtuoso del metodo Moneyball, poi, viene rappresentato dal Liverpool e dalle strategie del Fenway Sports Group: la holding, che è proprietaria anche dei Boston Red Sox e li ha guidati alla vittoria delle World Series nel 2004, a due anni dall’acquisizione (oltre al 2007, 2013 e 2018) ha replicato il modello in Premier League.

Viene investito denaro nella data analytics, si danno responsabilità a Michael Edwards come direttore sportivo nel novembre 2016 e al suo gruppo di quattro ricercatori (oltre a Dave Fallows e il capo scout Barry Hunter).

Il dream team lavora in sinergia con Klopp (e staff tecnico) e il risultato è storia: i Reds tornano a vincere una Premier League dopo 30 anni, oltre alla Champions League nello stesso anno.

Secondo il “Case studies: Fenway Sports Group” di Aldo Comi e la cronaca di novembre, il valore del Liverpool – anche attraverso il Moneyball – si stimava sui 5 miliardi.