Juventusnews24
·9 agosto 2020
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·9 agosto 2020
L’ex tecnico bianconero Gigi Maifredi ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, dell’esonero di Maurizio Sarri. Le sue parole.
COSE IN COMUNE – «Nessunissimo. Io dovevo rifondare, lui doveva semplicemente continuare. Una cosa mai detta o sottolineata è l’aspetto societario: quando arrivai io se ne era andato Boniperti, e dico Boniperti, perché comandava Montezemolo che mi portò in bianconero. Era una società nuova, calcisticamente parlando. Oggi no: Sarri ha lavorato con dietro una struttura forte e fortificata, sicura e e provata nel tempo. Aveva tutto per poter fare bene, compresa la solidità e l’esperienza di chi abita il club. Sensazione? Che sia stato rigettato dalla squadra: quando hai fatto o fai l’allenatore certe cose le capisci, le intuisci o ti arrivano spifferi. Si vedeva lontano un miglio che da parte dei giocatori non c’era la stima necessaria nei suoi confronti, l’empatia, la condivisione del progetto. Giocavano perché dovevano giocare».