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Saverio Grasselli·14 settembre 2022
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Saverio Grasselli·14 settembre 2022
Ieri Lewandowski non era riuscito a segnare al Bayern Monaco, sua ex squadra, sbagliando nel primo tempo due gol col Barça.
Haaland, invece, non fa prigionieri e punge il Borussia Dortmund con un gol spettacolare regalando a Pep Guardiola il ritorno in vetta nel Gruppo G.
Rimonta dei Citizens, che erano passati in svantaggio con il gol di Bellingham al 56′ prima con Stones (80′) e infine con Erling. Il norvegese trasforma un assist spettacolare di Cancelo di trivela, volando in acrobazia e colpendo il pallone con l’esterno per il definitivo 2-1.
Sorpreso dalle telecamere il papà, Alf-Inge, a mimare il notevole gesto tecnico del figlio dalla tribuna.
Non c’è da ribadire la straordinarietà di Haaland, che da quando è arrivato agli inglesi ha già messo a segno 13 gol in sole 8 presenze (10 in Premier e 3 in Champions).
Elogio da parte di Guardiola, che nel post-partita paragona il gesto del suo bomber a quello che Cruyff aveva fatto nel 1973/1974 contro l’Atletico Madrid: “Ricordo che tanto tempo fa a Barcellona Johan Cruyff ne segnò uno abbastanza simile contro l’Atletico Madrid. È bello che Erling abbia emulato Johan Cruyff”.
All’età di 22 anni e 55 giorni, il numero 9 è il più giovane giocatore a segnare per e contro la sua squadra/ex squadra (appunto il Borussia Dortmund). Superato Morata, svela Opta, che aveva segnata con e contro il Real Madrid a 22 anni e 194 giorni.