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·28 settembre 2020

L’unica vera esigenza del mercato Juve

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Una settimana alla fine di questa complessa finestra di mercato, e la Juve appare ancora a tutti incompleta. Mancano alcune uscite, e da quelle dipendono le entrate.

La Juve, come cassa, in questo mercato non si è concessa certo lussi estremi: 10 milioni di euro per coprire la differenza di età nelle valutazioni di Pjanic e Arthur, 10 milioni e 3 milioni, rispettivamente per i prestiti di Morata e McKennie.


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Come detto, molto è dipeso dalla mancanza di cash flow derivanti dalle dismissioni, che si sono ridotte a 9 milioni da Bergamo (Muratore e Romero) e ai 6.3 milioni della cessione in Francia di Mavididi.

Ora, l’obiettivo e riuscire a liberare spazio per un acquisto finale; Khedira dovrebbe, finalmente, essere prossimo alla risoluzione del contratto, Douglas Costa è sempre sul mercato, ma le paventate offerte da Inghilterra e Germania sono ancora un miraggio, De Sciglio dovrebbe addirittura restare (nonostante Pirlo abbia ampiamente fatto capire che non rientra minimamente nei suoi piani), e col cambio di modulo, anche gli spazi per il neo papà Daniele Rugani (e questo può sicuramente avere un peso nelle sue scelte, specie su eventuali destinazioni) si sono notevolmente ridotti.

Bypassando il nodo cessioni/dismissioni, l’interrogativo di questi giorni è incentrato su quale sia la vera priorità del finale di mercato, anche in relazione alle prime due giornate di campionato.

La vulgata più in voga di radiomercato è sicuramente quella di Federico Chiesa, che la Juve vedrebbe esattamente nel ruolo in cui in questo momento viene utilizzato da Iachini, ovvero come quinto di destra. Pallino di Paratici, apprezzato da Pirlo, il figlio d’arte ha un prezzo molto alto, nonostante Commisso si sia da tempo arreso all’idea di lasciarlo andare: dai 40 ai 60 milioni, magari con formule di prestito e pagamento dilazionato.

Ma un’altra grande esigenza potrebbe essere quella dell’altro lato, laddove, con Sandro infortunato, né De Sciglio, né il giovane Frabotta, rappresentano una garanzia. Probabile che per Pirlo sia proprio quella la falla più importante da tappare. Il mercato attuale è molto avaro, considerando che un elemento importante come Reguilòn è appena approdato al Tottenham, per Gosens si è fuori tempo massimo, la suggestione Alaba, che però oramai è un centrale, era legata a un’eventuale cessione di Sandro. Rimane in piedi l’ipotesi Emerson Palmieri in prestito con diritto di riscatto, ma trattare con Marina Granovskaya non è certamente una passeggiata di salute.

Più sfumata, l’ipotesi di una mezz’ala, considerando che la Juve non ha in programma uscite a centrocampo, esclusa la dismissione di Khedira. Aouar è stata un’ipotesi troppo legata a uscite mai avvenute, e la speranza della Juve è che non si muova da Lione (nonostante il pressing asfissiante dell’Arsenal).

Resta dunque una settimana di mercato per Paratici, forse la sua ultima da CFO Juventus, per capire quale sia la falla più importante da coprire e per cercare di dare a Pirlo una rosa più completa possibile.


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