💣 Lukaku, Tonali e gli altri: i colpi che non vi aspettavate nel 2023 | OneFootball

Alla fine il mercato ha sorpreso anche in questo 2023. Tanti i colpi sfumati, quelli che ormai davamo per fatti ma che per un motivo o per l’altro non sono stati chiusi. Ne sa qualcosa il Milan, che fino all’ultimo ad agosto ha tentato di portare a San Siro Taremi, senza successo.

Non solo fumate nere, però. Tra gennaio e l’estate, infatti, abbiamo anche assistito a trasferimenti sensazionali, che neanche i bookmakers davano come possibili. Vediamo i più sorprendenti.

La telenovela Lukaku finisce da Mou

Chi se l’aspettava un epilogo così? Big Rom prima si prometta all’Inter, pubblicando storie su Instagram e dando la propria parola a compagni, tifosi e dirigenza. Poi il colpo di scena e l’entrata della Juventus, che scippa il giocatore ai nerazzurri ma non trova l’accordo con il Chelsea, club proprietario del cartellino.

Ecco che, allora, negli ultimi giorni di agosto si inserisce la Roma di Mourinho, che strappa un prestito ai Blues e completa una coppia d’attacco da sogno con Dybala.

Neymar saluta l’Europa

Il più grande talento che il Brasile abbia avuto negli ultimi 10 anni lascia il grande calcio e raggiunge alcuni illustrissimi colleghi nella Saudi Pro League. Neymar Jr. finisce il proprio ciclo al PSG come peggio non si potrebbe, con una contestazione da parte dei tifosi parigini.

Tutto fa pensare che O’Ney possa tornare al Barcellona, per chiudere un cerchio. Invece la stella brasiliana cede alle lusinghe degli emiri e vola in Arabia, salutando i palcoscenici importanti a soli 31 anni. Un triste epilogo, reso ancor più brutto dall’infortunio che colpisce il classe ’92 a poche settimane dall’approdo all’Al-Hilal.

Tonali lascia casa

Forse, tra tutti, l’addio che più ci ha sorpreso. Perché Sandro era un figlio della Sud, nato a pochi chilometri da San Siro e tifosissimo del Milan da quando ha ricordo. In poche ore, però, il Newcastle se l’è portato via, con buona pace del popolo rossonero.

Il passaggio in Premier League è un sogno per molti giocatori, ma certo il trasferimento di Tonali in un club non di primissima fascia come i quello dei Magpies sottolinea ancora una volta come il concetto di “bandiera” non sia più da considerarsi parte del calcio moderno.

Ansu Fati sposa il progetto di RDZ

Astro nascente del calcio spagnolo, ennesimo gioiellino della cantera del Barcellona considerato come il nuovo Messi. Mai come con Ansu Fati, però, al Camp Nou ci credevano davvero, tanto da affidargli subito la maglia numero 10 di sua maestà Leo, dopo il passaggio dell’argentino al PSG.

Invece le cose per il classe 2002 non sono andate come previsto, complici anche una serie di infortuni che ne hanno minato lo sviluppo. Ecco che, allora, a intravedere il colpaccio è Roberto De Zerbi, che convince lo spagnolo a lasciare le calde spiagge catalane per andare in quelle decisamente meno esotiche di Brighton.

Benzema vince e vola via

Karim “The Dream” Benzema è il vincitore del Pallone d’Oro 2022, un premio arrivato grazie alla splendida cavalcata del Real Madrid di Carlo Ancelotti, che vince una pazza Champions League all’insegna delle rimonte.

Ci si aspetta che il francese rinnovi il proprio contratto con le Merengues e chiuda la carriera al Bernabeu, invece Benzema è tra i primi a salutare l’Europa e a raggiungere Cristiano Ronaldo in Arabia. L’ex Lione viene ricoperto d’oro, con un contratto secondo solo a quello del fenomeno portoghese. Impossibile, anche per un club come il Real, pareggiare un’offerta del genere.

Greenwood riparte dal Getafe

Negli ultimi giorni della finestra estiva del mercato, in Italia Mason Greenwood viene accostato alla Roma, alla ricerca di un attaccante. Niente di tutto ciò, perché alla fine l’inglese approda in Liga, al Getafe.

Scelta alquanto sorprendente per l’ex enfant prodige del Manchester United, finito ai margini del club per questioni extra calcistiche. Per ripartire, allora, serviva cambiare aria. Un colpo impronosticabile solo qualche mese fa.

La scelta di Mancini

Nota a margine per l’ex Ct. Il 13 agosto un fulmine a ciel sereno colpisce la Nazionale, che a tutto era preparata, tranne che all’addio di Mancini. Anche per l’ex tecnico di City e Inter, nel futuro c’è l’Arabia. Una scelta, parole dello stesso Ct campione d’Europa, legata al progetto e non a una questione economica.

Difficile da credere quando si lascia la panchina dell’Italia per sedersi su quella dell’Arabia Saudita. Certo è che la FIGC non si è fatta trovare impreparata, trovando in Spalletti un sostituto più che all’altezza, in grado in pochi mesi di centrare il primo obiettivo e portare gli azzurri a Euro 2024.