Luis Enrique alla UEFA: «Voglio fare la storia del Psg. Inter? Più esperta di noi e su Inzaghi vi dico che…» | OneFootball

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·26 maggio 2025

Luis Enrique alla UEFA: «Voglio fare la storia del Psg. Inter? Più esperta di noi e su Inzaghi vi dico che…»

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Luis Enrique alla UEFA, ecco cosa ha detto l’allenatore dei francesi verso la finale di Champions League Psg Inter, le parole del tecnico

Luis Enrique ha concesso un’intervista ai microfoni UEFA verso la finale di Champions League Psg Inter. Un estratto:

LUIS ENRIQUE SUL CAMMINO IN CHAMPIONS DEL PSG – «Se dovessimo raccontare tutto quello che è successo in Champions League, sarebbe un film horror o un thriller perché si è visto un po’ di tutto. In tutte le partite della fase campionato, soprattutto in casa, meritavamo risultati migliori, ma non sono arrivati. Nella finalizzazione siamo stati quasi ridicoli: è molto raro vedere una squadra di questo livello con un’efficacia così bassa. La classifica diceva una cosa, ma quello che provavamo era completamente diverso perché sapevamo che la squadra stava facendo bene.


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Quando tutto ha iniziato a stabilizzarsi e abbiamo ritrovato la lucidità sotto porta, abbiamo raggiunto numeri importanti. Dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, ma dobbiamo finire il lavoro perché quello che vogliamo davvero è entrare nella storia. Siamo stati molto coerenti per stile di gioco, preparazione e impegno a vincere la partita. Se guardi le statistiche, vedrai una squadra che, la maggior parte delle volte, è stata migliore degli avversari, ha creato più occasioni e ha subito meno gol, ma non è stata efficiente»

COS’E’ CAMBIATO AL PSG – «Il cambiamento e l’evoluzione della squadra sono evidenti. Il nostro obiettivo era creare gradualmente qualcosa di diverso, che potesse attirare i giocatori a Parigi. Dovevamo fare gli acquisti giusti. Abbiamo creduto nel profilo dei giocatori che cercavamo, come Willian Pacho, João Neves e Désiré Doué, insieme ai Titis. Tutti ci aiutano».

L’INTER – «Appena c’è un gol, la squadra che lo ha subito inizia a rischiare di più, il che cambia la strategia che hai preparato inizialmente. Sono finali aperte, in cui entrambe le squadre possono segnare e il risultato può cambiare di continuo, come è successo in semifinale (tra Inter e Barcellona, ndr). L’Inter è una squadra più esperta di noi, ha giocato la finale due anni fa. Ha un allenatore che sa già cosa vuol dire giocare questo tipo di partite, con una squadra molto brava in fase di possesso e anche in difesa. Senza dubbio merita di essere in finale di Champions League»

VINCERE LA CHAMPIONS – «Ciò che mi motiva di più è fare la storia con il Paris, che è quello per cui sono venuto qui: vincere la prima Champions League. La prima è sempre la più difficile, è come la prima Coppa del Mondo per la Spagna. Qualcuno deve aprire la strada e dire: ‘Ce la possiamo fare!’ Se lo abbiamo fatto noi, anche le prossime generazioni possono farlo»

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