Lazionews24
·10 luglio 2025
Lotito: «Grazie al personale del Gemelli e anche a chi…»

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·10 luglio 2025
Fine dell’allarme per Claudio Lotito. Il presidente della Lazio è stato dimesso pochi minuti fa dal Policlinico Gemelli di Roma, dove si trovava ricoverato da martedì pomeriggio per una serie di accertamenti. Gli esami hanno dato esito positivo e il presidente, in buone condizioni, ha potuto fare ritorno a casa, chiudendo 48 ore di apprensione per il mondo biancoceleste e quello della politica.
Tutto era iniziato con un episodio avvenuto a Palazzo Madama nel pomeriggio di martedì. Sebbene alcune fonti avessero inizialmente parlato di un malore, la ricostruzione era stata subito smentita dallo stesso Lotito, che aveva parlato di semplici controlli. Trasferito in via precauzionale all’Unità Coronarica del Gemelli, il presidente è stato monitorato costantemente fino a oggi. Una volta completato l’iter diagnostico senza riscontrare alcuna complicazione, è arrivato il via libera dei medici.
Intercettato dall’agenzia AdnKronos subito dopo aver lasciato l’ospedale, Claudio Lotito ha voluto rilasciare le sue prime dichiarazioni, ringraziando lo staff medico e tutti coloro che gli hanno mostrato vicinanza:
«Desidero esprimere un sincero ringraziamento al personale medico e sanitario del Policlinico Universitario A. Gemelli per la professionalità, la dedizione e l’attenzione con cui sono stato seguito nel corso dei due giorni di accertamenti cui mi sono sottoposto. Un ringraziamento particolare va anche a tutti coloro che, in queste ore, mi hanno manifestato affetto, vicinanza e stima con messaggi, telefonate e attestazioni di solidarietà. L’esperienza vissuta in queste ore ha rafforzato la mia convinzione sull’eccellenza del nostro sistema sanitario, fondato su competenza, umanità e spirito di servizio».
Con queste parole di gratitudine e sollievo si chiude la vicenda. Il presidente della Lazio è ora pronto a riprendere progressivamente i suoi numerosi impegni, tornando alla guida del club e al suo ruolo istituzionale in Senato.