Lookman Juve, l’Atalanta non cede: la Dea non farà sconti a nessuna pretendente, serve questa cifra per portarlo via da Bergamo | OneFootball

Lookman Juve, l’Atalanta non cede: la Dea non farà sconti a nessuna pretendente, serve questa cifra per portarlo via da Bergamo. Aggiornamenti

Il futuro di Ademola Lookman continua a essere uno degli argomenti più discussi del mercato, con Juve e Inter entrambe interessate al talentuoso attaccante nigeriano dell’Atalanta. Tuttavia, come riportato da Sport Mediaset, il club bergamasco non ha intenzione di fare sconti e ha fissato il prezzo per il suo cartellino a 50 milioni di euro. Una cifra che la Dea considera adeguata al valore del giocatore, che ha brillato nella scorsa stagione con la maglia nerazzurra.

Lookman, che ha segnato 13 gol in Serie A nella passata stagione, è uno dei giocatori più ambiti del mercato. La sua velocità, abilità nei dribbling e capacità di finalizzare sono state determinanti per il successo dell’Atalanta, e questo ha spinto diverse big italiane, come Juve e Inter, a monitorare la situazione con attenzione.

Tuttavia, le trattative sembrano non essere facili. La Juve e l’Inter hanno già fatto dei tentativi per acquistare Lookman, ma entrambe le offerte sono risultate al di sotto della richiesta dell’Atalanta. L’Inter, in particolare, ha proposto circa 40 milioni di euro, ma la società bergamasca ha respinto l’offerta, confermando che non accetterà nessuna cifra inferiore ai 50 milioni richiesti.

Anche la Juve è interessata a Lookman, ma le difficoltà nelle trattative restano le stesse. Il club bianconero sta valutando altre opzioni per il reparto offensivo, ma la valutazione di 50 milioni per Lookman potrebbe mettere in stand-by una possibile trattativa, soprattutto considerando il budget limitato a disposizione per il calciomercato.

La richiesta alta dell’Atalanta potrebbe influire anche sulle altre pretendenti, ma il club bergamasco è fermo nella sua posizione. In sintesi, la situazione per Lookman resta in bilico, con l’Atalanta pronta a trattare solo alle condizioni stabilite, e le big italiane, Juve e Inter, costrette a decidere se accettare o cercare alternative.