Lookman Inter, Criscitiello punge: «Percassi ha vinto ancora. Dopo la brutta figura con Fabregas, ora…» | OneFootball

Lookman Inter, Criscitiello punge i meneghini e la sua strategia: «Percassi ha vinto ancora. Dopo la brutta figura con Fabregas, ora…»

L’operazione Lookman continua a tenere banco in casa Inter, ma secondo Michele Criscitiello la dirigenza nerazzurra avrebbe commesso più di un errore nella gestione della trattativa con l’Atalanta. Nel suo consueto editoriale su Sportitalia, il giornalista ha analizzato l’affare senza risparmiare critiche a Marotta e Ausilio.

«L’Inter ha sbagliato tempi e modi» – ha scritto Criscitiello – «e l’offerta, l’unica ricevuta a Bergamo, è di 42 milioni di euro. I 3 milioni di bonus non sono nemmeno legati al rendimento del calciatore, ma a quello della squadra. Quindi, l’Atalanta dovrebbe incassare altri 3 milioni solo se l’Inter vince lo scudetto o la Champions League».

Un dettaglio non da poco, secondo Criscitiello, che evidenzia la debolezza dell’offerta: «Solitamente i bonus si legano ai gol dell’attaccante che stai acquistando. Qui no. E tutto questo tam tam mediatico creato ad arte, il voler esporre pubblicamente il calciatore, ha indispettito non solo Percassi ma anche gli americani. Ora il tavolo delle trattative si riapre, ma l’Inter non sarà più seduta sulla sedia privilegiata».

Nel mirino anche il caos mediatico che ha accompagnato la trattativa, definito come una «brutta figura» dopo quella già incassata con Cesc Fabregas. Per Criscitiello, l’unico modo per salvare la faccia è uno: «Arrivare a 50 milioni più bonus, riallacciare i rapporti con Percassi e poi, tramite stampa amica, far credere di aver chiuso a 45».

L’analisi si chiude con una provocazione, rivolta a chi avrebbe giocato la partita meglio di tutti: «Alla fine resterà solo un vincitore: ricco, forte e silenzioso. Parlantina lenta da studente della Cattolica, faccia da bravo ragazzo ma un criminale del calciomercato. Non lo sfidate, si perde in partenza. Indovinate il soggetto? Luca Percassi».

Il messaggio è chiaro: per l’Inter non sarà semplice chiudere, e ogni passo falso rischia di costare caro.