Lo sport 4.0: così i dati sono diventati uno degli asset più preziosi tra innovazione e rischi | OneFootball

Lo sport 4.0: così i dati sono diventati uno degli asset più preziosi tra innovazione e rischi | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·27 gennaio 2025

Lo sport 4.0: così i dati sono diventati uno degli asset più preziosi tra innovazione e rischi

Immagine dell'articolo:Lo sport 4.0: così i dati sono diventati uno degli asset più preziosi tra innovazione e rischi

Articolo a cura di Luca Ferrari (Partner di Withers, Responsabile globale del settore sport) e Jacopo Liguori (Partner di Withers, Responsabile del team di proprietà intellettuale, tech e privacy)

Nel mondo dello sport 4.0, i dati sono diventati uno degli asset più preziosi. Ogni prestazione atletica, ogni interazione digitale con i tifosi e ogni piattaforma di engagement genera informazioni che possono essere utilizzate per innovare e crescere, ma anche pericolosamente trascurate. Atleti, società sportive e tifosi sono tutti coinvolti in questa partita, ognuno con rischi e responsabilità diverse. Vediamo come ogni protagonista è toccato da queste sfide.


OneFootball Video


1. Dati Biometrici: Opportunità o Rischio per Atleti e Club?

Gli atleti professionisti sono veri e propri “produttori di dati”. Sensori indossabili e software analitici raccolgono informazioni biometriche e prestazionali per ottimizzare gli allenamenti, prevenire infortuni, massimizzare il rendimento e non solo. Per i diretti interessati l’analisi dei propri dati può costituire un utile strumento nelle trattative per la negoziazione dell’ingaggio, come dimostrato da Kevin De Bruyne nel 2021. Il centrocampista belga, infatti, ha rinnovato con successo il proprio contratto di prestazione sportiva con il Manchester City anche grazie al lavoro di un team di data analyst che ha studiato le sue performance e ne ha valorizzato l’impatto sul club.

Per le società sportive, invece, questi dati sono una risorsa chiave per guadagnare un vantaggio competitivo o attrarre sponsor. Ma cosa accade se queste informazioni diventano una discriminante contrattuale? Un atleta con dati che mostrano una maggiore predisposizione agli infortuni potrebbe vedersi negato un rinnovo contrattuale o una cessione. È essenziale che gli atleti abbiano voce in capitolo su chi può accedere a questi dati e per quali scopi. I club, d’altra parte, si trovano a dover bilanciare l’uso di questi dati, per scopi legittimi, con il rispetto delle normative sulla privacy e i diritti degli atleti. Una gestione inadeguata potrebbe portare a contenziosi legali o danni reputazionali.

2. I Dati dei Tifosi: Un Patrimonio Strategico per i Club

Le aziende sportive utilizzano dati dei tifosi per personalizzare l’esperienza: ticketing, app ufficiali, programmi di loyalty e merchandising creano un ecosistema ricco di informazioni. Questi dati sono fondamentali per migliorare il coinvolgimento e costruire strategie di marketing più efficaci.

Le società sportive si trovano di fronte a un dilemma: come massimizzare il valore commerciale di questi dati senza violare la privacy degli utenti? La conformità normativa è un aspetto cruciale, ma non sempre è sufficiente per garantire la fiducia dei tifosi.

Le società sportive devono anche investire in trasparenza e comunicazione chiara, soprattutto quando collaborano con sponsor o piattaforme terze. D’altro lato, molti tifosi cedono i propri dati in cambio di vantaggi (accesso anticipato ai biglietti, sconti o contenuti esclusivi), tuttavia, si aspettano che questi dati, raccolti lentamente, siano gestiti con cura e non condivisi senza il loro consenso.

Immagine dell'articolo:Lo sport 4.0: così i dati sono diventati uno degli asset più preziosi tra innovazione e rischi

L’avvocato Luca Ferrari (Partner di Withers, Responsabile globale del settore sport)

3. Piattaforme di Gaming e Fantasy Sports: Benefici e Rischi per Utenti e Aziende

Le piattaforme di gaming e fantasy sports hanno trasformato il modo in cui i tifosi interagiscono con lo sport, offrendo esperienze competitive e coinvolgenti. Per le aziende, queste piattaforme sono una fonte inesauribile di dati comportamentali e un’opportunità per monetizzare nuovi segmenti di mercato. Le aziende devono tuttavia affrontare la crescente pressione per proteggere i dati degli utenti da attacchi informatici. Una violazione non solo danneggia i consumatori, ma può anche avere effetti devastanti sulla reputazione aziendale e sulle relazioni con i partner. Gli utenti spesso sottovalutano questi rischi legati alla sicurezza delle loro informazioni personali e finanziarie, fidandosi delle piattaforme. Questo equilibrio di fiducia è fragile e può essere facilmente compromesso da incidenti che compromettono la riservatezza dei dati.

4. Sorveglianza negli Stadi: Sicurezza o Violazione della Privacy?

Negli stadi moderni, la sorveglianza è indispensabile per garantire la sicurezza dei tifosi. Tuttavia, il riconoscimento facciale e altri strumenti avanzati possono rappresentare un’intrusione significativa nella privacy. Per le leghe e i club, l’adozione di queste tecnologie è una necessità per prevenire incidenti, combattere gli episodi di razzismo e discriminazione e migliorare la gestione degli eventi.

In tal senso, la Lega Serie A sta lavorando all’implementazione di un sistema di riconoscimento facciale che preveda l’associazione del biglietto al nominativo, alla posizione e al volto del titolare, con la possibilità di conservazione delle immagini dei tifosi in un server criptato, ad uso esclusivo delle forze dell’ordine.

Tuttavia, il confine tra sicurezza e sorveglianza invasiva è sottile. Le società sportive devono comunicare chiaramente le finalità dei trattamenti e adottare policy che limitino l’uso improprio dei dati. D’altro lato, i tifosi si aspettano un’esperienza sicura, ma potrebbero non essere a conoscenza del livello di sorveglianza a cui sono sottoposti, spesso esplicitato in documenti non noti ai più, come i regolamenti d’uso degli impianti sportivi e/o i codici di regolamentazione della cessione dei titoli di accesso alle manifestazioni sportive.

Immagine dell'articolo:Lo sport 4.0: così i dati sono diventati uno degli asset più preziosi tra innovazione e rischi

L’avvocato Jacopo Liguori (Partner di Withers, Responsabile del team di proprietà intellettuale, tech e privacy)

5. AI e Big Data: Strumento di Crescita o Discriminazione?

L’intelligenza artificiale e i big data possono essere strumenti rivoluzionari per lo scouting, l’analisi delle performance e la gestione degli atleti. Tuttavia, questi strumenti presentano rischi sia per gli atleti che per i club. Gli algoritmi possono introdurre pregiudizi e discriminazioni, escludendo atleti per motivi non del tutto trasparenti. Gli sportivi hanno bisogno di garanzie che proteggano i loro diritti e promuovano l’equità nei processi decisionali. Le società sportive devono assicurarsi che l’uso di AI e big data sia conforme alle normative e agli standard etici, evitando discriminazioni che possano sfociare in controversie legali o danneggiare la loro immagine pubblica.

Conclusione: Collaborare per Vincere la Partita della Privacy

Nel mondo dello sport, tifosi, atleti e club condividono responsabilità e benefici legati ai dati. Le società sportive devono andare oltre la semplice conformità normativa, adottando un approccio etico e trasparente per la gestione delle informazioni. Allo stesso tempo, atleti e tifosi devono essere più consapevoli dei propri diritti e delle implicazioni della tecnologia. La protezione dei dati non è solo una questione legale: è il nuovo campo di gioco dove si costruisce fiducia e si definisce il successo futuro dello sport. Chi sarà il vincitore?

Visualizza l' imprint del creator