L’Italia sta crescendo giocatori universali | OneFootball

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·16 ottobre 2024

L’Italia sta crescendo giocatori universali

Immagine dell'articolo:L’Italia sta crescendo giocatori universali

L’avversario era modesto, è vero, ma lunedì sera abbiamo visto un’altra bella prestazione di un’Italia che si è lasciata alle spalle l’Europeo e nella nuova veste disegnata da Spalletti sembra trovarsi maggiormente a proprio agio. È un circolo virtuoso: il modulo (per quanto anacronistico possa ormai essere il termine) valorizza quei singoli che sanno quale spazio occupare in relazione alla posizione dei compagni e indipendentemente dal proprio ruolo.

Giocatori progressivamente universali come Bastoni, che in Azzurro sta confermando di non rispondere alla semplice etichetta di braccetto, interpretando l’intera zona difensiva come regista basso (103 i tocchi contro Israele). Discorso simile per il compagno di reparto Calafiori, la cui propensione offensiva non si riduce passando da sinistra a destra, così come l’apporto qualitativo alla manovra (i due tocchi al volo sul gol di Frattesi sono da trequartista).


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C’è poi Cambiaso, che grazie al proprio ambidestrismo può galoppare su entrambe le fasce e che da esterno del 352 coniuga l’abilità offensiva e l’attenzione difensiva che Thiago Motta ha già testato in ruoli diversi alla Juventus. Ma non solo: perché – seppur per pochi minuti – Spalletti non ha esitato a mandare Cambiaso accanto a Ricci, come mezzala, a riprova di una versatilità diffusa che mette sempre più a dura prova i concetti di modulo e ruoli

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