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Diego D'Avanzo·21 luglio 2024
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Diego D'Avanzo·21 luglio 2024
Se la Nazionale maggiore non ha passato una bella estate, a far sorridere – e sperare – gli italiani ci sono le selezioni giovanili che stanno regalando soddisfazioni: l’ultimo caso è quello degli Azzurri U19.
2 vittorie su 2, semifinale matematicamente conquistata e un biglietto già staccato per il Mondiale Under 20 da giocare l’anno prossimo. Ma più dei risultati ciò che importa sono i talenti da monitorare e coltivare: quelli di Camarda (doppietta alla prima da titolare con l’Irlanda del Nord) e Pafundi (due assist con la Norvegia) sono già noti.
Chi si sta mettendo in mostra è Kevin Zeroli con due gol consecutivi: trascinatore del Milan Primavera in Youth League e impegnato 3 volte in Prima Squadra.
Si tratta di un centrocampista box-to-box con propensione all’inserimento, alla progressione palla-al-piede ma anche al sacrificio in difesa: un profilo raro tra i centrocampisti italiani che durante la prossima stagione potrà mettersi alla prova con la Serie C nel Milan Futuro.
Agli Azzurrini di Corradi non manca la qualità a centrocampo e Di Maggio ne è l’esempio perfetto: mezzala offensiva dal tocco fine, baricentro basso e soluzioni balistiche di primo livello come dimostrato nel gol contro la Norvegia. Quest’anno ha segnato 9 reti con l’Inter Primavera, spesso di ottima fattura.
A completare il centrocampo Azzurro c’è il dinamismo del granata Aaron Ciammaglichella che è andato in doppia cifra con la Primavera del Torino; inoltre è fondamentale l’ordine di Luca Lipani davanti alla difesa: capitano dell’U19 Azzurra e già campione di categoria durante la scorsa edizione.
L’Italia del futuro però si può affidare non solo all’U19 ma anche a quei talenti messi in mostra dai campioni dell’Under 17: oltre all’onnipresente Camarda bisogna ricordare la qualità e l’inventiva nell’assist di un altro rossonero: Mattia Liberali, attaccante e leader tecnico diviso tra U17 e Primavera durante l’ultima annata.
Restando nell’U17 si devono citare dei giocatori che rientrano meno nelle statistiche ma hanno un valore assoluto di primo livello: il difensore centrale della Juve Francesco Verde che abbina fisico, ordine e pulizia; le geometria del regista rossonero Emanuele Sala oppure la duttilità apportata da Di Nunzio (valutato già diversi milioni dalla Roma), e i gol dell’interista Matteo Mosconi che funge da uomo dribbling e ottimo stoccatore nell’attacco della Nazionale.