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·4 gennaio 2025
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L’Inter è riuscita nuovamente a sconfiggere l’Atalanta di Gian Piero Gasperini nel match di semifinale di Supercoppa. La vittoria passa anche sull’interpretazione corretta dei nerazzurri della gara e delle sorprendenti scelte iniziali del tecnico dei bergamaschi.
QUESTIONI DI SCELTE – L’Inter di Simone Inzaghi sceglie di affrontare l’Atalanta con la sua rosa migliore. Dall’altra parte Gian Piero Gasperini sceglie la via della sorpresa. Ma è effettivamente così? Prima di calarci in una delle scelte di ieri sera, quantomeno discutibili, analizziamo insieme la formazione mandata in scena dal tecnico dei Bergamaschi ad agosto in campionato. L’Atalanta contro l’Inter perse per 4-0, ma tra i titolari figuravano proprio Marco Brescianini e Lazar Samardzic. All’epoca non c’era tra gli 11 titolari Nicolò Zaniolo, al suo posto il bomber Mateo Retegui. Quindi possiamo affermare che Gasperini con questi uomini in campo abbia optato più per un Déjà vu che una sorpresa. La vera novità di ieri sera è l’inserimento dal 1′ minuto di Giorgio Scalvini a centrocampo.
ATIPICO – La vittoria passa anche per questa scelta atipica di Gasperini che rinuncia ad un uomo di movimento che sappia innescare anche l’azione per un giocatore prettamente difensivo. Il tutto in una partita secca, dove il tecnico piacentino è bravissimo a prepararle ma soprattutto a vincerle. Scalvini tocca in tutta la partita 33 palloni, peggio di lui lo realizza Zaniolo con 23 tocchi totali. Basti pensare che De Roon, il suo compagno di reparto ha totalizzato 73 tocchi, in linea con i centrocampisti interisti Barella e Mikhitaryan. È qui il nodo della gara. Nonostante un uomo in più a difendere, l’Inter nel solo primo tempo ha totalizzato 6 occasioni da rete contro 1 dell’Atalanta. Quest’unica, clamorosa occasione, guarda caso è capitata proprio a Scalvini che di testa 1 vs 1 contro Sommer spreca malamente un ipotetico vantaggio. Il gioco dell’Inter più la scelta di inserire Scalvini a centrocampo hanno creato i presupposti per uno scacco matto inevitabile.