PianetaBari
·3 settembre 2025
L’Inter, l’Avellino, la gavetta in C e l’exploit a Potenza: alla scoperta di Riccardo Burgio

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·3 settembre 2025
Con la chiusura del mercato, sono arrivati anche gli ultimi innesti in casa Bari. Alla fine la scelta per rinforzare la fascia sinistra, dopo la partenza di Tripaldelli, è ricaduta su Riccardo Burgio, classe 2001 alla prima esperienza in cadetteria. In attesa di scoprire come si adatterà agli schemi dei biancorossi, ripercorriamo brevemente la sua carriera.
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Nato a Magenta il 05/05/2001, Burgio ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio entrando a far parte del settore giovanile dell’Inter, squadra della quale è tifoso fin da bambino. Ha affrontato l’intera trafila in nerazzurro, anche con ottimi risultati: disputò una settantina di partite complessive, servendo anche due assist, e prendendo parte da titolare alla Youth League. Abbastanza per attirare l’attenzione di un altro club nerazzurro, che di giovani ha sempre dimostrato di capirne abbastanza: l’Atalanta.
Gli scout della Dea convinsero la proprietà ad effettuare un investimento importante per il cartellino dell’allora diciassettenne, prelevandolo per un milione e mezzo nel 2018. A Bergamo, però, Burgio non riuscì mai a giocarci; in compenso, tornò per un altro anno in prestito alla Primavera dell’Inter, per poi debuttare tra i professionisti l’anno successivo vestendo – sempre temporaneamente – la maglia dell’Avellino.
E il debutto – almeno sul piano personale – fu una favola: con i suoi sotto 2-0 in Coppa Italia contro il Renate, Burgio fece il suo ingresso al 65′, trovando venti minuti più tardi un grande gol per accorciare le distanze. La partita finì 2-1, e questo è finora il suo unico gol in carriera, ma l’ex Inter avrebbe potuto debuttare in modi decisamente peggiori. Archiviata questa gara, l’esterno restò in biancoverde fino a gennaio 2021, quando venne richiamato dall’Atalanta e spedito nuovamente in prestito – guarda un po’ – proprio al Renate.
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Anche in Brianza, però, Burgio non riuscì a lasciare il segno. Continuò dunque il suo viavai di prestiti, passando dal Piacenza al Messina nella stagione 21/22. In Sicilia l’esordio lasciò anche ben sperare: ingresso al 45′ e assist dopo nemmeno 10 minuti. A metà della ripresa, però, il classe 2001 fu costretto a fermarsi per un problema muscolare, chiudendo di fatto lì la sua annata in giallorosso.
Nell’estate 2022, alla scadenza del contratto con l’Atalanta, il Monterosi decise di puntare su di lui. Qui, pur non giocando molto, fece intravedere le sue qualità, e la Turris decise di ingaggiarlo per la stagione successiva: in Campania, Burgio riuscì finalmente a trovare minutaggio e fiducia, giocando come esterno di centrocampo, ma anche come braccetto di sinistra nella difesa a 3.
Bastò il solo girone d’andata, per convincere il Potenza di Marchionni a puntare su di lui. Burgio diventò subito un punto fermo dei rossoblù, trovando forse ancora più fiducia da parte del subentrante Di Giorgio e facendo registrare in totale 44 presenze, arricchite da 5 assist. 2 di questi, peraltro, realizzati nella prima giornata di questa Serie C contro il Giugliano, e giocando da terzino sinistro (come del resto aveva fatto tutta la scorsa stagione). Su quella fascia, dunque, Burgio è pronto a dire la sua anche in biancorosso: la competizione è aperta.