L’Inter è una corazzata. Juventus, anche questa volta niente primo posto – CdS | OneFootball

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·10 dicembre 2023

L’Inter è una corazzata. Juventus, anche questa volta niente primo posto – CdS

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L’Inter nega il sorpasso, ancora una volta. I nerazzurri sono una corazzata in campo, spiega il Corriere dello Sport, con Simone Inzaghi che amministra alla perfezione una squadra ricca di campioni.

SORPASSO, NO – L’Inter di Simone Inzaghi conferma di essere una corazzata, capace di amministrare e girare a suo favore le partite. A farne le spese questa volta è stato l’Udinese di Cioffi che già nel primo tempo si è arreso. Non solo tre punti, ma anche un altro sorpasso respinto. L’Inter per la quinta volta (la quarta sulla Juventus) ha rispedito al mittente il sorpasso, spiega il Corriere dello Sport. Oltre all’ennesima vittoria, si dilata anche il distacco su Milan e Napoli rispettivamente, a 9 e 14 punti. Questa Inter, sottolinea il quotidiano, sa schiacciare quando sa di dover affondare l’avversario e sa gestire la gara addormentandola senza però smettere di produrre occasioni da gol. Se tutto questo funziona è perché a guidarla c’è Simone Inzaghi, un vero direttore d’orchestra. Il tecnico dell’Inter non sbaglia più una mossa ma allo stesso tempo i suoi giocatori rispettano e mettono in pratica alla perfezione il piano della partita. L’Inter aveva chiuso la pratica già nei primi 45′ minuti, senza considerare le occasioni nitide su Lautaro Martinez.


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Inter-Udinese, vittoria di gruppo

GRUPPO – Un’onda che è partita sin dall’inizio della gara con le incursioni di Bisseck e Bastoni che hanno permesso ai nerazzurri di rendersi pericolosi e aprire sulle fasce le prime voragini. Poi il rigore – magari al limite – di Hakan Calhanoglu che ha poi innescato il diagonale di Federico Dimarco. Nel finale di primo tempo Mkhitaryan, di prima, ha trovato Thuram appostato sul secondo palo che ha messo in rete deviando la palla. Nel secondo tempo girandola di cambi in vista della Champions League e il gol del solito Lautaro Martinez a cinque minuti dalla fine.

Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno

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