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·12 giugno 2025

L’ex ct Roberto Mancini riapre alla Nazionale: “Chi non tornerebbe dove è stato felice?”

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Roberto Mancini non esclude un clamoroso ritorno sulla panchina della Nazionale. A distanza di quasi due anni dalla sua improvvisa separazione dalla FIGC, l’ex commissario tecnico apre alla possibilità di un secondo ciclo in azzurro.

L’ex ct Roberto Mancini riapre alla Nazionale: “Chi non tornerebbe dove è stato felice?”

E lo fa con parole chiare, affidate a un’intervista a La Gazzetta dello Sport, che sanno di bilancio personale ma anche di una mano tesa.


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“Per un allenatore, guidare la Nazionale è il massimo. Ho vinto nei club, ma vincere con l’Italia è qualcosa di completamente diverso. E poi… chi non tornerebbe dove è stato felice?”

Mancini ha descritto la sua esperienza a Coverciano come uno dei momenti più gratificanti della carriera, interrotto però da una frattura comunicativa con il presidente Gabriele Gravina. Un addio improvviso, maturato nell’estate del 2023, che lo ha portato in Arabia Saudita, in un’avventura che lo stesso tecnico oggi definisce “infelice”.

“Mi sono pentito della scelta. Avrei dovuto parlare con Gravina” Ripensando a quel periodo, Mancini non nasconde un certo rimpianto:

“Se io e Gravina ci fossimo confrontati di più, forse certe incomprensioni si sarebbero risolte. Sentivo venire meno la fiducia, ma avrei dovuto affrontare la questione a viso aperto. È questo il mio errore.”

E aggiunge:

“Oggi, magari, saremmo ancora lì a provare a qualificarci per il Mondiale. Dopo l’Europeo vinto, sarebbe stato bello tentare la doppietta.”

La ferita del 2022 e il “debito” con i tifosi Il ricordo della mancata qualificazione ai Mondiali del 2022 brucia ancora. Ma Mancini la vede come un’occasione mancata da riscattare:

“Sarebbe una sfida, certo. Anche un rischio. Ma a volte bisogna prenderseli. L’unico debito che sento verso i tifosi è proprio questo: avrei voluto provare a vincere anche un Mondiale.”

Rivendica con orgoglio i successi ottenuti tra il 2018 e il 2022, ricordando il lungo cammino che portò l’Italia al trionfo a Wembley:

“Quando dissi che volevo vincere l’Europeo, mi presero per pazzo. Eppure ci siamo riusciti. Non fu un caso, ma il frutto di un lavoro durato anni.”

Ricomporre con Gravina? “Non sarebbe un problema” Alla domanda se sia pronto a tornare sulla panchina azzurra, Mancini mantiene una certa cautela. Ma il messaggio è inequivocabile:

“Non so cosa succederà, non è questo il momento per certi discorsi. Ma ho già detto in tempi non sospetti che quella scelta non la rifarei. E Gravina lo sa.”

Il rapporto con il presidente federale, stando a quanto racconta, si è in parte ricucito:

“Ci siamo parlati. Gli errori fanno parte della vita. L’importante è essersi chiariti.”

Uno scenario da non escludere Con la panchina della Nazionale ancora vacante dopo l’addio a Luciano Spalletti, il nome di Mancini torna a circolare con forza. Se le condizioni politiche e sportive dovessero allinearsi, l’ipotesi di un “Mancini-bis” non appare così lontana. E lo stesso tecnico, oggi più riflessivo, sembra pronto a scrivere un nuovo capitolo, magari con un biglietto per il Mondiale 2026 in tasca.

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