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Marco Alessandri·26 novembre 2024
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Marco Alessandri·26 novembre 2024
"Se non segniamo è colpa di Haaland? Non si tratta di Erling, siamo fortunati ad averlo. Un giorno segnerà due o tre gol, proprio come ha sempre fatto da quando è arrivato". Parole di Pep Guardiola, pronunciate dopo il pesante ko contro il Tottenham (il quinto di fila), in cui gli Spurs hanno banchettato all'Ethiad Stadium.
"Detto, fatto" verrebbe da commentare, perché nella serata di Champions il classe 2000 ha messo a segno una doppietta, unica nota positiva nell'haraqiri dei Citizens (da 3-0 a 3-3 in casa contro il Feyenoord).
Due reti storiche per l'ex Dortmund, che diventa così il più veloce giocatore di sempre a raggiungere le 50 reti in Champions League.
Non male per un ragazzo troppo spesso criticato, nonostante stia abbattendo record su record.
Per un Haaland che chiama, c'è un Lewandowski che risponde. A quasi 2000 chilometri di distanza, il 36enne polacco si iscrive subito al tabellino nel match del Barcellona contro il Brest.
Un rigore che permette a Lewa di raggiungere quota 100 reti in Champions, traguardo tagliato da pochissimi. Alla fine della partita, poi, la doppietta e il gol numero 101.
Prima di lui, infatti, ci erano riusciti solamente due giocatori. Chi? Leo Messi e Cristiano Ronaldo, ovviamente.
Un podio di fenomeni, che fa sognare. Difficile, però, pensare che al tavolo non diventeranno presto quattro. Con un Haaland così...
📸 David Ramos - 2022 Getty Images