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·29 luglio 2025
L’eredità pesante che aspetta Juric all’Atalanta

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·29 luglio 2025
Stefano Colantuono vede nella scelta di Ivan Juric per la panchina dell’Atalanta una decisione “azzeccata”, sottolineando come la società bergamasca abbia puntato su un allenatore di esperienza in grado di portare continuità ma anche nuove sfumature di gioco. In un’intervista a L’Eco di Bergamo, ripresa da Tutto Atalanta, Colantuono spiega che Juric “conosce molto bene i principi di Gasperini”, di cui è stato tra gli allievi più validi, assimilandone l’idea di calcio aggressivo e di pressing a tutto campo.
Ma il tecnico invita l’ambiente atalantino a evitare paragoni semplicistici: “Sarebbe deleterio per Juric subire continui paragoni, perché Gasperini lascia un’eredità pesante e irripetibile”. Secondo Colantuono, l’ex tecnico del Torino dovrà essere lasciato libero di costruire una propria identità: pur mantenendo l’intensità e l’organizzazione che hanno caratterizzato la squadra, Juric cercherà inevitabilmente di apportare qualche innovazione, attingendo anche dalle proprie esperienze professionali.
Guardando al mercato, la filosofia dell’Atalanta – rimarca Colantuono – rimane quella di investire in giocatori di talento, “già pronti ma ancora migliorabili”. La tradizione di saper sostituire i partenti con giovani pronti a esplodere viene considerata una delle principali forze della dirigenza Percassi, anche di fronte a eventuali cessioni eccellenti nel reparto offensivo.
Sul piano competitivo, Colantuono considera l’Atalanta la terza forza del prossimo campionato, alle spalle di Napoli e Inter, giudicate ad ora le squadre più pronte. Milan e Juventus, invece, appaiono ancora in ritardo nella costruzione della rosa, situazione condivisa parzialmente anche dalla Roma. “Siamo ancora a metà estate, e fare classifiche definitive è prematuro”, precisa Colantuono, “ma guardando alle certezze tecniche, l’Atalanta si colloca subito dopo Napoli e Inter, mentre Juve, Milan e Roma sono costrette a inseguire”.
Un punto di forza in vista della nuova stagione rimarrà il centrocampo formato da De Roon ed Ederson, garanzia di equilibrio, qualità e leadership, risorsa fondamentale soprattutto in una fase di rinnovamento tecnico e rosa. Da non sottovalutare, infine, la questione infortuni che in casa Zingonia si sono susseguiti con una certa frequenza: “Gli infortuni gravi come quelli ai crociati fanno parte del mestiere”, minimizza Colantuono, che attribuisce il fenomeno al logorio delle troppe partite più che ai metodi di allenamento.
In sintesi, la stagione dell’Atalanta segna un delicato punto di svolta: il passaggio dal ciclo Gasperini all’era Juric porta con sé nuove attese e sfide, tra la necessità di garantire continuità e la voglia di distinguersi sfruttando una base competitiva già ben consolidata.
Fonti: Tutto Atalanta, L’Eco di Bergamo.
Photo by Marco Luzzani/Getty Images
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