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·22 dicembre 2024
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L’elezione di Ezio Maria Simonelli come nuovo presidente di Lega Serie A ha provocato la reazione del suo predecessore, Lorenzo Casini, che ha convocato un Consiglio di Lega per verificarne la totale autonomia e cioè del “non aver alcun rapporto a qualsiasi titolo con le società associate e o con gli azionisti di riferimento”.
Simonelli, parlando a La Repubblica, chiarisce tutto: “Ho già detto alle società che quel Consiglio di Lega è stato illegittimamente convocato. Non ci sarà nessun giudizio su candidati e indipendenza. Ho presentato l’autocertificazione come da Statuto, chi pensa io abbia mentito può denunciarmi, ma io so di aver certificato il vero”. Anche perché, come da articolo 14, ha già proceduto a comunicare la sua indipendenza: “Ho risolto tutte le incompatibilità a monte, quelle vere e altre un po’ forzate. Ho troppo rispetto per la Lega e per chi mi ha eletto per fargli correre qualche rischio. È stato un sacrificio, di prestigio e anche economico. Ma amo il calcio, ho preso un impegno”.
Simonelli dichiara “allucinante quanto successo dopo il voto, è la prima volta che viene eletto un presidente e non lo si chiama a ringraziare. Nello sport si combatte lealmente per vincere e poi con altrettanta lealtà e onestà si fanno gli onori al vincitore. Qui il combattimento non è stato molto leale. Questa diatriba sulla mia elezione è stata una perdita di immagine enorme per la Lega”.
Il neo-presidente, nell’intervista, ha spiegato i punti chiave del suo mandato: “Mi piace la parola pacificatore, credo serva pace nel calcio italiano. I temi da presentare al Governo sono il ripristino del decreto crescita per gli sportivi (magari da applicare anche ai giovani calciatori, con una defiscalizzazione sotto una certa età), la possibilità di sponsorizzazioni da società di scommesse, la lotta alla pirateria e la nomina di un commissario per il problema stadi”.
Per fare questo servirà un confronto con le altre leghe e la Federcalcio: “C’è un allineamento astrale favorevolissimo: conosco e stimo il ministro Abodi. Con il presidente della Figc Gravina ho una comunione di pensiero e c’è stima reciproca. Credo sia il momento ideale per marciare tutti insieme per il bene del calcio”.
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