Lega Serie A, corsa a tre Gandini, Simonelli, Bonomi per il dopo Casini | OneFootball

La Lega Serie A è in procinto di eleggere un nuovo presidente, con una decisione attesa entro gennaio 2025, possibilmente prima di Natale.

Lega Serie A, corsa a tre Gandini, Simonelli, Bonomi per il dopo Casini

L’attuale presidente Lorenzo Casini, in carica dal 2022, non sembra intenzionato a ricandidarsi, aprendo la strada a una corsa che vede in lizza tre nomi principali: Umberto Gandini, Ezio Maria Simonelli, e Carlo Bonomi.

I candidati principali Umberto Gandini

Profilo: Attuale presidente della Lega Basket (dal 2020), con una lunga carriera nel calcio come dirigente del Milan e poi amministratore delegato della Roma. Supporto: Gode del favore di almeno 10 società, e forse anche di più, che lo pongono al momento in una posizione di forza. Punti di forza: La sua esperienza nel calcio e il recente ruolo nella Lega Basket gli conferiscono credibilità come leader sportivo. Carlo Bonomi

Profilo: Presidente di Confindustria, già candidato nell’ultima elezione della Lega Serie A. Storia: Nel 2022 si era ritirato dalla corsa all’ultimo momento, pur avendo il sostegno di Milan e Inter. Prospettive: Rimane un nome di peso, ma la sua posizione rispetto a Gandini appare meno solida. Ezio Maria Simonelli

Profilo: Ex reggente della Lega Serie A, già candidato alla presidenza della Serie B nel 2021. Esperienza: Nonostante un curriculum significativo, al momento sembra avere meno appoggi rispetto ai principali contendenti. Le modalità di elezione Prima e seconda votazione: Sono richiesti 14 voti su 20 per eleggere il nuovo presidente. Terza votazione (se necessaria): La soglia si abbassa a 11 voti. Cosa aspettarsi Con le prime votazioni programmate tra dicembre e gennaio, le trattative e il lavoro diplomatico tra le società saranno cruciali. La sensazione attuale è che Umberto Gandini parta in vantaggio, ma nel contesto della Lega Serie A nulla è definitivo fino all’ultimo voto.

Entro gennaio, il successore di Lorenzo Casini sarà ufficialmente nominato, inaugurando una nuova era per il massimo organo calcistico italiano.

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