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·26 gennaio 2025

Lecce, Giampaolo: “Gara proibitiva, ma il nostro campionato è vivo”

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Il tecnico del Lecce Marco Giampaolo è stato intervistato al termine della gara persa per 4 reti a zero contro l’Inter.

Quella che sembrava una partita difficile si è rivelata un vero e proprio disastro per il Lecce. La squadra pugliese è uscita sconfitta per 0-4 dalla sfida casalinga contro l’Inter, nella quale non è mai sembrata in grado di contrastare la corazzata di Simone Inzaghi. I giallorossi hanno subito due reti nella prima frazione di gara, rispettivamente da Frattesi al 6′ e da Lautaro Martinez al 39′. Dopo aver abbozzato un tentativo di reazione nei primi minuti del secondo tempo, la partita è stata definitivamente chiusa dal gol di Dumfries al 57′ e da un rigore di Mehdi Taremi al 61′. Al termine della gara, l’allenatore Marco Giampaolo ha espresso le sue opinioni sul match ai microfoni di Dazn.


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Lecce, le parole di Giampaolo dopo la sfida con l’Inter

«Inter partita subito forte? Il primo gol subito è stato un regalo nostro, un disimpegno facile, poi abbiamo subito un uno contro uno a 15 metri in porta, come il secondo gol. Questo al di là di come la squadra nerazzurra la forza la sicurezza di una squadra che sa come giocare le partite, condurle e gestirle. Al netto di questi episodi devi decidere come giocartela, se aspettarli o giocare con coraggio e abbiamo scelto di giocare con coraggio per non farli giocare per non farti sfinire dall’Inter perché consumi tante energie e comunque la perdi. Mi spiace perché abbiamo fatto queste due leggerezze sui gol. Pazienza, andiamo avanti, la squadra ha cercato di dare tutto, la differenza è chiaramente visibile».

«Il mercato è fatto non per cambiare la struttura della squadra ma per sistemare la difesa. Sono concentrato sulla mia squadra oggi sapendo che era una gara proibitiva ma ho chiesto alla mia squadra di fare tutto quanto possibile. Anche se avessimo l’un per cento di fare risultato avremmo dovuto scommettere su questo. Il nostro campionato è vivo, siamo lì e sappiamo che la lotta è dura. Ci saranno gare dove la responsabilità e la posta in palio varranno di più»,

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