Leao Milan, Pastore consiglia Fonseca: «C’è solo un modo per far rendere il portoghese. Se gli si chiedono certe cose lo si offende» | OneFootball

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·14 novembre 2024

Leao Milan, Pastore consiglia Fonseca: «C’è solo un modo per far rendere il portoghese. Se gli si chiedono certe cose lo si offende»

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Leao Milan, Giuseppe Pastore, noto giornalista, ha commentato il momento del portoghese: il consiglio a Fonseca

Dalle colonne de Il Foglio, Giuseppe Pastore, noto giornalista, ha commentato così il momento di Leao nel Milan:

PAROLE – «È un’ipotesi che soprattutto si aggiorna partita per partita, perché il Leao di Madrid è stato un giocatore estremamente largo, perché da quella parte c’era Luca Vaszquez, perché da quella parte il Real Madrid soffre terribilmente. E poi anche perché Leao ha fatto male al Real Madrid lì. È giusto metterlo lì ed il Milan è stato perfetto a Madrid.  A Cagliari anche per il lavoro chiesto a Camarda è stato più centrale nell’azione del secondo gol, è davvero un movimento da prima punta. Tra l’altro un gran movimento, un gran gol. Io continuo a pensare che Leao abbia un’enormità di cose da imparare e da poter imparare da questo punto di vista. Se a 25 anni lo stiamo ancora aspettando da questo punto di vista, è anche un suo difetto ed è stato anche un suo difetto. Di sicuro, e torno ad un discorso che si faceva 20 giorni fa, secondo me è tempo perso chiedere a Leao “Eh ma non copri, non accorci sull’esterno”. Perché Leao: A non ha mai fatto queste cose, B non mi pare avere tutta questa attitudine quindi davvero “a lavare la testa al mulo si perde tempo e fatica”, mi pare fosse così il proverbio ma non volevo fare paragoni animaleschi, zoologico. E terzo, si mortifica Leao, perché è un giocatore talmente bello, talmente pericoloso. Ci sono allenatori, in Serie A, che non vedono l’ora di vedere un Milan con Leao in panchina quando lo incontrano, perché è evidente che è un giocatore che tiene impegnati due, tre avversari. Il Real era in gran difficoltà quando di lì c’era Leao. Tolto Leao al 70esimo, il Milan è sparito, anche perché si è preoccupato a difendersi. Ma il pur applicato Okafor non ha neanche la metà dei gol dell’imprevedibilità di Leao. Quindi Leao va fatto giocare lì senza chiedergli la corsa all’indietro. Solo il discorso di chiedere a Leao il sacrificio è secondo me quasi offensivo per Leao perché non lo chiedi a Messi, non lo chiedi a Ronaldinho, non lo chiedi ad Henry, perché sono giocatori che per il loro status devono fare gol, fare assist, fare gioco. Se poi non fanno gioco, gol ed assist è quello il problema, non il fatto che non coprano».

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