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Marco Alessandri·1 maggio 2023
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Marco Alessandri·1 maggio 2023
Potrebbe essere un giorno importante nella telenovela sul rinnovo di Rafa Leão con il Milan. Come riportato da La Gazzetta delo Sport, infatti, il Lilla avrebbe deciso di saldare il debito con lo Sporting Lisbona, risalente al passaggio del portoghese dai biancoverdi ai francesi.
Non è un segreto, il massimo ostacolo nel prolungamento di Leão con il Milan è rappresentato proprio dagli oltre 16 milioni che il giocatore deve al club che lo ha lanciato dopo la fuga del 2018.
Allora, il classe ’99 aveva rescisso unilateralmente il contratto per giusta causa, salvo poi scontrarsi con la giustizia che gli diede torto e lo condannò a risarcire lo Sporting per circa 16,5 milioni di euro.
Nel febbraio 2022, poi, il Tas aveva stabilito che a pagare fosse il club che lo aveva tesserato, dunque il Lilla. Da qui, il Tribunale di Milano aveva decretato come fosse il calciatore a dover saldare, strada che aveva aperto alla possibilità che lo stipendio di Leão venisse pignorato. Allo stesso tempo, però, il ricorso del Lilla era stato respinto, cosa che portò il club a decidere di pagare.
La notizia di oggi, dunque, è che i francesi sarebbero pronti a risarcire lo Sporting con circa 22 milioni. Da Lisbona continuano a chiederne 45, ovvero il valore della clausola che a quei tempi legava Leão al club.
Qualunque sia la cifra, questa novità non può che far piacere a tutto il mondo Milan, che vede avvicinarsi la firma del fenomeno con le treccine. Senza la spada di Damocle da 16 milioni, infatti, Leão sarebbe pronto ad accettare l’offerta rossonera, sapendo che non dovrà subire tagli obbligatori al proprio stipendio.
Chi, invece, ha l’opposto problema è Romelu Lukaku. Big Rom, infatti, non chiede uno stipendio ancora più alto ma, anzi, è prigioniero del proprio. La sua intenzione ormai è nota a tutti e vira verso una nuova permanenza in nerazzurro.
A Londra, però, non ne sono così sicuri. Il motivo è chiaro: difficile pensare che il Chelsea, che per lui aveva investito 113 milioni di euro, decida di regalarlo nuovamente in prestito. Inoltre, dall’Inghilterra fanno sapere che Pochettino, sempre più vicino alla panchina dei Blues, starebbe pensando di puntare sul belga.
Ad oggi questi non sono che discorsi di mercato, illazioni. Con un finale di stagione tanto intenso, infatti, l’Inter e il giocatore sono concentrati sul campo, anche se lo stesso Marotta ha parlato di Lukaku prima del match con la Lazio: “È innamorato di questa società e di questa città, ma non è un giocatore nostro”.
Quale futuro dunque? Difficile a dirlo. Perché possa esserci un Lukaku 3.0, però, serve innanzitutto la Champions.
Che Tammy Abraham abbia fin qui vissuto una stagione deludente è fuori dubbio, ma ora la Roma pensa davvero a un futuro senza l’attaccante inglese. Da tempo si vocifera di un interessamento da varie società, anche di seconda fascia, pronti a riportare il classe ’97 in Premier League.
Contro il Milan, però, a godersi il gol dell’illusione giallorossa c’erano anche emissari di top club come PSG, Manchester United e Tottenham.
Sullo sfondo resta il Chelsea, che da accordi con la Roma ha la possibilità di pareggiare qualsiasi offerta dovesse arrivare sul tavolo dei capitolini.
La Gazzetta dello Sport parla anche di una possibile base d’asta: 80 milioni, l’equivalente della clausola rescissoria. A quel prezzo, l’addio del numero 9 sarebbe molto meno doloroso.