Leali e il rimpianto della Juventus: "Troppi prestiti non hanno aiutato" | OneFootball

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·14 ottobre 2019

Leali e il rimpianto della Juventus: "Troppi prestiti non hanno aiutato"

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Quando la Juventus lo acquistò dal Brescia nel 2012, appena diciannovenne, in molti lo consideravano l’erede designato di Buffon in bianconero e in nazionale. La maglia della Juve però Nicola Leali non l’ha mai indossata, e nemmeno l’azzurro. Anche se si è costruito una carriera tra Serie B ed estero.

Un po' di rimpianto al portiere classe 1993, oggi in forza all'Ascoli, è comunque rimasto, e lo ricorda in un'intervista concessa al 'Corriere dello Sport'. Troppi prestiti: Lanciano, Spezia, Cesena, Frosinone, Olympiakos, Zulte e Perugia, prima di passare agli umbri a titolo definitivo.


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"La Juventus rappresenta sempre un orgoglio, poi tanti prestiti sicuramente non mi hanno aiutato. Avrei voluto stabilizzarmi di più, spero di riuscirci in futuro. Sono contento delle esperienze precedenti: mi hanno aiutato a crescere sia a livello professionale che umano".

Leali era arrivato in banconero con l'etichetta di nuovo Buffon, qualcosa che non gli è mai pesato a livello mentale, anzi più un riconoscimento. Ma nulla più.

"Un peso no, da giovane fa piacere avere questa etichetta, poi col tempo è una cosa che ho reputato inutile perché... Buffon è Buffon".

Battuta anche sull'Italia: dall'Under 16 all'Under 21 il prodotto del Brescia ha completato la trafila. Salvo poi mancare l'approdo nelle nazionale maggiore.

"La maglia azzurra è il sogno di tutti, tuttavia in questo momento... sfortunatamente non è nei miei pensieri"